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Consumano funghi velenosi. Grave intossicazione per tre persone

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Dapprima il raccolto, quindi la degustazione, infine i primi sintomi con dolori addominali, nausea e vomito. Un intero nucleo familiare, composto da genitori ed un figlio, residente a San Demetrio Corone, è stato costretto a ricorrere alle cure dei sanitari del Beato Angelo.
Sono passate da poco le 14 di domenica scorsa, tre persone, due anziani ed una di mezza età, dopo aver mangiato funghi raccolti nei boschi limitrofi, accusano forti dolori addominali e senso di nausea.
Capiscono subito che i motivi sono da ricercare nel consumo dei funghi, non perdono tempo e si recano al pronto soccorso del vicino ospedale per ricevere le prime cure fornite dai sanitari di turno, il responsabile Lenino Peluso e l’anestesista, Elio Lupo. La diagnosi è semplice; grave intossicazione alimentare prodotta, probabilmente, da funghi. Una domenica da dimenticare per le tre persone che sono state sottoposte a lavanda gastrica ed accurati esami del sangue.
Solo nella tarda mattinata di ieri, quando le loro condizioni sono sensibilmente migliorate, sono state dimesse ma la paura è stata tanta. Secondo i medici ed i micologi dell’Asp, quest’ultimi intervenuti in una fase successiva, poteva andare molto peggio. Pur trattandosi di esperti, la famiglia ha raccolto e consumato funghi velenosi. Si tratta di omphalotus olearius, meglio conosciuti come funghi dell’ulivo o ancora troccanu dell’ulivo (funghi dei ceppi dell’ulivo)
È una specie molto velenosa e potenzialmente mortale se consumata in quantità notevoli. Dopo averli ingeriti, possono provocare i primi sintomi già dopo quindici minuti. Crescono ai piedi degli ulivi e, secondo i micologi, vengono scambiati per i più noti e commestibili cantharellus cibarius (gallinelle).
Medici e micologi, soprattutto in questo periodo di grande produzione, mettono in guardia neofiti ma anche esperti invitando i cercatori, prima di consumarli,  di rivolgersi alla consulenza gratuita offerta dall’Asp od a micologi. Ricordiamo che presso la comunità montana destra Crati è siata la sede l’associazione micologica Bresadola che fornisce, gratuitamente, utili indicazioni e consigli.




PUBBLICATO 07/10/2015





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