NEWS Letto 5650  |    Stampa articolo

In vendita capannoni, uffici, terreni e sorgenti dell’acqua Sila. Occorrono sei milioni

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Questo è un esempio di un’imprenditoria fatta male e, di conseguenza, finita peggio, ovvero con un fallimento. Il tribunale di Cosenza, ufficio fallimenti, ha disposto la vendita senza incanto dell’intero complesso in cui veniva prodotta l’Acqua Sila. Dopo quindici anni esatti, cala il sipario su una realtà che avrebbe dovuto creare posti di lavoro e sviluppo per l’intero comprensorio. Per la verità, l’imprenditore cosentino, Emilio Cribari, aveva avuto intuito e, grazie anche a corposi finanziamenti, era riuscito a mettere in piedi un piccolo impero.
Siamo a sud del centro, località Policaretto, a 1200 metri sul livello del mare, zona ricca di verde ma soprattutto di sorgenti. Cribari non ci aveva pensato un attimo. Zona salubre e tranquilla, settore in evoluzione e possibilità di essere l’unico stabilimento nella provincia di Cosenza. Una trentina i lavoratori, tra operai ed impiegati, turni anche notturni, e migliaia gli imbottigliamenti per servire tutta la regione. L’Acqua Sila, naturale e non, irrompeva sulle tavole dei calabresi ed in quasi tutti i supermercati grazie a qualità e ad una pubblicità invadente. Siamo nel 2000, Cribari, noto per i mocassini rossi-amaranto, per idee molto ambiziose e per una buona dose di spregiudicatezza, appassionato di calcio, diventa anche il numero uno della locale squadra che milita in serie D ma solo dopo qualche anno, decide di svendere il titolo ad un piccolo centro limitrofo davanti all’imbarazzo ed all’impotenza di amministratori e tifosi.
Nel 2005, ovvero dopo i canonici cinque anni, comincia a stancarsi anche dell’acqua. Comincia la sottoproduzione e per gli operai si aprono le porte della cassa integrazione e del licenziamento. Quindi arriva il fallimento della società, la Fonti Policaretto della Sila . Ancora oggi molti lavoratori avanzano soldi e sperano che la vendita vada a buon fine per recuperare quanto dovuto. L’intera struttura, nel corso degli anni, ha subito atti di vandalismo e furti di materiale tecnologico, suppellettili e addirittura sanitari.
Quello che è rimasto sarà messo in vendita il prossimo undici novembre alle 12. Si tratta di un complesso industriale costituito da più corpi di fabbrica, da cinque sorgenti per captazione verticale da pozzo per complessivi 19,30 litri al secondo e otto sorgenti per affioramento della piezometrica, di tre capannoni per imballaggi, stoccaggi e lavorazione delle bottiglie, per un totale di novemila metri quadri, di una cabina Enel di novanta metri quadri, di una centrale a vapore di settanta metri quadri. Il tutto per un valore stimato di quattro milioni. A ciò occorre aggiungere anche due appezzamenti di terreno con destinazione agricola e produttiva per un valore di un milione e mezzo e di una serie di macchinari ed attrezzature per un valore di ottanta mila euro. Alla fine, il valore complessivo del lotto unico è di seimilioni e centomila e l’eventuale offerta in aumento non potrà essere inferiore e duemila euro.  

PUBBLICATO 26/09/2015





Ultime Notizie

POLITICA  |  LETTO 4561  
Sportello SAP per imprese e famiglie
Supportare imprese e cittadini nel partecipare ai diversi bandi emessi ad ogni livello. Questo l’obiettivo dello sportello attività produttive. Le finalità sono state illustrate nel corso di una confe ...
Leggi tutto

COMUNICATO STAMPA  |  LETTO 4292  
Cena della Solidarietà Lions e Leo
Venerdì 18 Dicembre, si è svolta la Va edizione della Cena della Solidarietà, l’ormai tradizionale incontro tra il Soci del Lions Club di Acri e le Famiglie di nazionalità estera presenti sul territor ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4254  
Grande successo per il mercatino dell'Istituto Vincenzo Padula
Grande successo della nostra manifestazione "Auguri - Colori - Sapori - Note e MERCATINO DI NATALE" che ha avuto luogo venerdì 18 Dicembre presso l'istituto Comprensivo "V. Padula" n ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 4544  
Grande interesse per la Leucolea (oliva bianca)
Ha sollevato molto interesse la nota di Raffaele Cirino sulla presenza ad Acri di una pianta di olivo  con frutti di colore bianco, la cosa è lodevole e speriamo che ci siano ulteriori sviluppi in mer ...
Leggi tutto

RECENSIONE  |  LETTO 5111  
Scienza e teologia nella Calabria moderna – il nuovo libro di Raffaele Cirino
Qualche giorno fa, passando dall'edicola del caro amico Filippo Sisca, ho scorto un piccolo volume: "SCIENZA E TEOLOGIA NELLA CALABRIA MODERNA" di Raffaele Cirino; edito da Il Testo Editore con il pa ...
Leggi tutto