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Comune. Conflitto d'interessi. Sette consiglieri si rivolgono al Segretario comunale. Delibera da revocare?

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
La maggioranza, al momento risicata, starebbe pensando seriamente di ritornare in aula e revocare la delibera del consiglio comunale, la numero 44, dello scorso tredici agosto avente oggetto “regolamento comunale per la fornitura a privati dell’acqua ad uso irriguo dell’invaso di Serricella”, popolosa frazione.
La delibera passò per un solo voto, grazie al consigliere Basile, sebbene egli stesso avesse garantito di non prendere parte alla votazione “perché coinvolto direttamente nella questione.” Accortosi, però, che la maggioranza non aveva i numeri sufficienti per approvare il punto, Basile, senza scrupoli, fece dietrofront provocando la forte reazione dei gruppi di minoranza, Udc e Pd che annunciarono di impugnare l’atto presso la segreteria comunale. Detto, fatto.
Vigliaturo, Maiorano e Molinari, dell’Udc, Mascitti e Capalbo, del Pd ed anche Cavallotti e Viteritti, della maggioranza si sono rivolti al segretario comunale, Straface, facendo notare che nell’occasione sarebbe stato violato l’articolo 78 del Testo Unico (gli amministratori devono astenersi dal prendere parte alla discussione ed alla votazione di delibere riguardanti interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, ndr).
Considerato, scrivono i sette consiglieri, che il consigliere Basile, avendo interessi propri o di loro parenti o affini sino al quarto grado, così come dallo stesso ammesso durante la discussione, ha partecipato al voto, si è ravvisato un palese conflitto di interessi e, quindi, appare evidente l’assoluta irregolarità della procedura e quindi l’illeggibilità dell’atto deliberativo e, pertanto, chiediamo di voler procedere con i necessari e consequenziali provvedimenti.
Dalla segretaria comunale vogliono vederci chiaro ed hanno chiesto ulteriori documenti comprovante il paventato conflitto di interessi denunciato dalla minoranza ma, a quanto pare, la maggioranza sarebbe intenzionata a revocare la delibera attraverso, naturalmente, un altro atto deliberativo da approvare in consiglio.

PUBBLICATO 20/09/2015





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