La Calabria è di nuovo vittima dello scellerato gioco di potere dei soliti noti. Come raccontava Dante Alighieri nel Canto I del Paradiso: “La gloria di colui che tutto move per l'universo penetra, e risplende in una parte più e meno altrove. Nel ciel che più de la sua luce prende fu' io, e vidi cose che ridire né sa né può chi di là sù discende; perché appressando sé al suo disire, nostro intelletto si profonda tanto, che dietro la memoria non può ire”.
Il nuovo che avanza, il marcio che si ripresenta. .. Un nuovo scandalo (ma poi è davvero nuovo?) scuote la politica, il consiglio e la Giunta regionale di Oliverio. L’inchiesta “Erga Omnes”, sui rimborsi percepiti dai consiglieri regionali nella precedente legislatura, come un vaso di Pandora ha scoperchiato altri mali dei politici calabresi e dell'amministrazione pubblica.
Come appreso dagli organi di informazione, trentuno sono gli indagati e tra questi c’è tutta la giunta Oliverio. Tra i destinatari delle misure cautelari c’è l’attuale assessore ai Lavori pubblici della Regione, Antonino De Gaetano del Partito Democratico, nonchè il Senatore di Ncd, Giovanni Bilardi. Nel registro degli indagati figurano anche gli assessori in carica e l’attuale presidente del Consiglio, Antonio Scalzo (Pd), il vicegovernatore Vincenzo Ciconte e l’assessore Carlo Guccione, entrambi del Pd - il partito della rottamazione si, dei giovani, ma anche degli impresentabili e dei vecchi vizi della politica. Complessivamente a tutti gli indagati, accusati di peculato e falso, sono stati sequestrati beni per 2 milioni e mezzo di euro.
Dagli atti aquisiti, infatti, è emerso che i politici si sono fatti rimborsare di tutto: dai singoli caffé ai “gratta e vinci”. Ma c’è anche chi ha pagato con i soldi del Consiglio e dei gruppi consiliari (quindi con i soldi che noi onesti cittadini contribuiamo a pagare puntualmente attraverso le tasse) le spese di carburante, le consulenze, gli affitti, le collaborazioni, le cene, i gioielli, i fiori, le tasse, i viaggi e i taxi. E ancora: batterie, ventilatore, iPad, telefonini, ricariche telefoniche, cellulari, la spesa per la famiglia, set di valigie e anche un biglietto per uno spettacolo di lap dance. Leggendo quell’informativa inviata alla Corte dei Conti, emergerà che i Consiglieri regionali hanno fatto a gara a chi collezionasse più scontrini o ricevute da farsi rimborsare.
Noi del MoVimento 5 Stelle, in tempi non sospetti, avevamo messo in guardia i cittadini di Acri, ma non solo, anche dell’intera regione, e siamo sempre più convinti che “la memoria del cuore elimina i cattivi ricordi e magnifica quelli buoni, e grazie a questo artificio, saremo in grado di superare il passato”. Se è vero che dagli errori si impara, in futuro quando la prossima volta andremo a votare, non dobbiamo essere egoisti, ma riconoscere e soprattutto ricordare il passato, facendone assolutamente tesoro.