COMUNICATO STAMPA Letto 4912  |    Stampa articolo

Replica udc all’articolo di Damiano Pisarra

Foto © Acri In Rete
UDC Acri
Senza l’intento di alimentare futili polemiche, soprattutto in un momento come questo, dove ad acri ormai va di moda “scagliarsi l’uno contro l’altro”, ci sembra doveroso e legittimo replicare alla libera opinione espressa dal sig. Damiano pisarra, autore dell’articolo pubblicato su acrinrete qualche giorno addietro, dal titolo “c’era una volta l’ospedale”.
In primis, vogliamo ricordare al sig. Pisarra che a noi della “libertas” piacciono le favole semplicemnete perche’ contengono una “morale” ed anche noi siamo e ci sentiamo liberi cittadini, abituati ogni mattina, dopo il risveglio, ad aprire le finestre, guardare il sole ed andare a lavorare, secondo le proprie possibilita’ e capacita’, senza attendere che qualcuno o qualche entita’ astratta possa in cio’ sostituirsi a noi.
Vista la sua giovane eta’, vogliamo ricordare al sig. Pisarra che la nostra storia, la nostra azione politica ed amministrativa, nel nostro paese, e’ ormai positivamente datata nel tempo; in ogni settore che ha interessato la citta’ di acri, dalle infrastrutture alla viabilita’, dall’ambito culturale e sociale a quello strettamente economico, c’e’ il segno tangibile dell’impegno profuso e dei risultati ottenuti dai nostri rappresentanti per il bene della collettivita’ acrese.
E il discorso puo essere tranquillamente esteso anche all’ospedale; non abbiamo alcunche’ di cui vergognarci, anzi andiamo fieri della tenacia, della caparbieta, del senso di responsabilita’ e del tanto amor che i nostri autorevoli rappresentanti hanno dimostrato nel momento in cui si doveva salvare l’ospedale dalla scure e dal taglio operato dalla giunta Loiero.
Quusta e’ la realta’ dei fatti, altro che mercanteggiare lo spoke; oggi, se il commissario ad acta dott. Scura ha potuto visitare il nostro nosocomio, insieme ad altri esponenti politici, con l’impegno di rivedere il nuovo piano sanitario, lo ha fatto perche’ l’ospedale c’e’ e cio’ rappresenta un dato di fatto inconfutabile ed inattaccabile.
Certo, la struttura va nuovamente difesa e semmai potenziata e noi francamente ci auguriamo che il tanto amore dimostrato dal nostro partito e dai nostri autorevoli rappresentanti possa essere fatto proprio da chi oggi e’ chiamato, per il ruolo e le responsabilita’ che ricopre, a difendere e salvaguardare il “Beato Angelo”.

PUBBLICATO 02/05/2015





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