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C’era una volta l’Ospedale

Foto © Acri In Rete
Damiano Pisarra
Sono dinamiche di posti lontani, periferie dell’impero e assessori che contruiscono collegamenti con la cultura e col resto del mondo. Sono seduto su un treno veloce, aerodinamica dell’Europa unita, che collega il Sud a Milano e più ancora porta il lavoro a chi non lo voleva”. (Un gelato al Limone. Il Parto delle Nuvole Pesanti).

Il titolo dell’articolo a firma UDC sezione di Acri sa molto di favola...le favole che ci hanno raccontato per anni i loro rappresentanti non più autorevoli. Ma si sa che c’è chi crede alle favole, chi ci vuole credere per senso di appartenenza dettato dalla voglia di accaparrarsi i favori del potente di turno, e chi non ci crede e da cittadino libero la mattina si sveglia apre la finestra, guarda il sole e va a lavorare. Però una bella favola voglio raccontarvela io, ma di favola ha solo l’incipit “c’era una volta”, tutto il resto è realta!!!
È il mese di marzo del 2015, e una signora di Acri che ha un problema cardiaco  si reca in ospedale, peraltro vicino casa, per ricevere le dovute cure affinchè la crisi cardiaca rientri, una fibrillazione atriale che le desta preoccupazione, perchè si sa che il cuore è legato all’idea della vita.
La signora si sente rispondere in pronto soccorso che vista l’assenza del cardiologo e di posti di degenza non è possibile trattare la fibrillazione ed è costretta a recarsi a Cosenza. Allora mi chiedo con quale coraggio gli appartenenti all’UDC scrivono c’era una volta lo spoke??? Senza provare un briciolo di vergogna??? Si parla anche di potere contrattuale??? La politica si sa dovrebbe essere, secondo etimologia l’arte di governare (bene aggiungo), ma non è così da decenni, dall’ingresso in questo mondo malato di soldati di ventura, di personaggi di ambigua levatura morale e di dubbia preparazione politica e culturale. Aborro il concetto di potere contrattuale, ma volendo anche fare riferimento a questo concetto ormai tanto abusato, voglio fare una domanda agli amici della Libertas, dov’erano i familiares quando i cittadini manifastavano contro il ridimensionamento dell’ospedale??? mercanteggiavano nelle stanze del potere lo spoke??? quella stessa struttura che diceva alla signora a cui si faceva riferimento prima di recarsi a Cosenza presso l’Ospedale Civile dell’Annunziata.
Mi viene davvero da ridere nel leggere le fiflessioni del circolo dell’UDC, l’ospedale di Acri non andava nemmeno sfiorato con lo sguardo, il presidio aveva un bacino d’utenza di migliaia di cittadini anche dei comuni limitrofi. Alla luce delle mie riflessioni verrò accusato di essere di parte, ma se essere di parte significa volere una sanità di qualità, pubblica e gratuita, anche perchè in questo si misura la qualità della vita, allora sono orgoglioso di essere di parte, di essere un individuo che vuole la crescita e non un’involuzione del proprio territorio.
Fortunatamente le ultime tornate elettorali hanno decretato dei risultati, cioè la sparizione dal panorama politico di alcuni personaggi, sebbene il segretario del circolo faccia riferimento alle nuove cariche del sig. Trematerra Gino e cito testualmente “gratifica la persona e l’intera città ed ancora una volta, il partito nazionale, ha voluto premiare non solo l’esperienza e la competenza dimostrate da Trematerra durante il suo mandato di europarlamentare ma soprattutto la coerenza e la lealtà di chi ha fatto dell’impegno in politica la sua ragione di vita, sia a livello nazionale ed extranazionale che per il proprio territorio. Siamo certi che anche in questa nuova veste, saprà offrire il suo prezioso contributo e saprà raggiungere quei risultati che da sempre hanno caratterizzato il suo agire politico.”
Alla luce di ciò che è apparso sulla rete nazionale, dove il sig. Trematerra parlava di macchine che vanno spedite e altre che faticano a muoversi, io penso che alcune macchine non sono proprio partite e vadano rottamate, ma fortunatamente a questo ha pensato il diritto al voto e il senso civico. 

PUBBLICATO 28/04/2015





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