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Beato Angelo. Le rassicurazioni di scura che critica lo spoke

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Dapprima un incontro tra gli otto sindaci del comprensorio, su proposta di Tenuta, primo cittadino di Acri, con la firma di un documento congiunto, poi l’incontro con il Commissario alla sanità Massimo Scura. L’amministrazione comunale intende sollevare la questione ospedale Beato Angelo ritenuto, al momento, depotenziato e sottoutilizzato. Nei giorni scorsi Tenuta ed il vice sindaco Ferraro hanno incontrato Scura alla presenza anche dei sindaci di Luzzi, Bisignano, Santa Sofia, San Demetrio, San Cosmo, Vaccarizzo e San Giorgio. L’oggetto dell’incontro è stata la grave situazione in cui versa il Beato Angelo che, da quando è spoke con quello di Castrovillari, ovvero dal dicembre 2012, paradossalmente è stato via via ridimensionato in termini di personale e servizi piuttosto che essere potenziato. Tenuta ha illustrato al Commissario tutte le criticità presenti e gli ha ribadito le possibili soluzioni; applicare il decreto 191 che istituisce lo spoke o, altrimenti, far diventare il Beato Angelo un ospedale autonomo, cioè generale.
Nel frattempo, Tenuta chiede una maggiore integrazione tra territorio ed ospedale ed un potenziamento della struttura per renderla più sicura e funzionale con l’aggiunta di quei servizi non presenti all’ospedale di Castrovillari, come psichiatria, urologia e neurologia.
Tenuta
, inoltre, ha fatto presente che il Beato Angelo serve un bacino di settantamila utenti racchiusi in un territorio orograficamente difficile. E Scura? Intanto ha definito insensato lo spoke tra due ospedali distanti circa settanta chilometri poi ha promesso che il Beato Angelo rientra tra quelli che saranno potenziati in base ai pareri espressi dagli organi competenti. Il processo, di certo,  non sarà breve e nel frattempo il consiglio comunale di Acri ha votato all’unanimità, su proposta del consigliere Capalbo, un ordine del giorno inviato al presidente della Regione, Oliverio, perché si interpelli il governo nazionale per porre fine al commissariamento che fin’ora non ha certamente garantito una buona sanità.

PUBBLICATO 02/04/2015





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