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Dotti, medici e sapienti...

Foto © Acri In Rete
Marcello Perri
Tutto procede per il meglio nella raccolta dei rifiuti ad Acri. Girando per le vie del paese, si nota che i cassonetti sono tutti vuoti e messi in ordine. Il problema, dunque, è stato lo slogan: noi cittadini di Acri, dopo ormai 3 mesi, non abbiamo potuto dire ADDIO AL CASSONETTO. Ma di tempo ancora ce n'è!
Sembrerebbe, inoltre, che gli operatori della ditta appaltante conoscano bene solo le vie del centro, mentre altre zone restano completamente dimenticate. Intanto i rifiuti aumentano nella zona industriale, sita in località Gastia; ci si trova di tutto: dal frigorifero al televisore, dal divano alla frutta, per non parlare dei pneumatici o di un cumulo di bidoni. Ma non c’è da preoccuparsi, del resto, nessuno certifica niente. Se, poi, facessimo un salto anche nel nostro meraviglioso centro storico, ammireremmo non solo ciò che resta di vecchie abitazioni, ma un’altra discarica. Anche questa zona, probabilmente, è stata dimenticata. Come del resto chi, in quelle “abitazioni” risiede.
Loro, però, hanno la coscienza a posto. In questi tre mesi si sono dati da fare...e pure molto. Fatture pagate, incarichi assegnati e pare che qualche amico dell’amico, parente del parente, sia stato assunto. Ma noi cittadini, possiamo stare sereni: tutto è stato fatto in modo trasparente, proprio come si usa in Calabria.
E, intanto, tra un' assunzione e una fattura pagata, si sono ricordati anche dell’ospedale. Si sono riuniti, hanno scritto una lettera (speriamo non abbiano sbagliato l’indirizzo!). Peccato che quando c’era da incatenarsi davanti all’ospedale, qualcuno ha preferito fare altro. Poi ci ritroviamo con le persone in fin di vita costrette a dover fare chilometri per poter ricevere un servizio che è un nostro diritto.
A dire di qualcuno, il cittadino, invece di avanzare critiche, dovrebbe avanzare proposte concrete. Il cittadino deve avanzare proposte? Allora mi chiedo: chi è pagato per amministrare che ruolo ha? Perché non dimettersi? Più comitati, meno presunti amministratori e simpatici politicanti.
E nel nome del progresso il dibattito sia aperto, parleranno tutti quanti, dotti medici e sapienti. Tutti intorno al capezzale di un malato molto grave anzi già qualcuno ha detto che il malato è quasi morto...”


















PUBBLICATO 30/03/2015





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