COMUNICATO STAMPA Letto 3624  |    Stampa articolo

Maggioranza sorda

Foto © Acri In Rete
UDC - Sezione Acri
Ancora una volta la maggioranza è sorda e chiusa rispetto alle sollecitazioni che provengono dalla minoranza. La proposta di emendare la composizione del Comitato di gestione della Biblioteca Comunale avanzata dai consiglieri dell’UDC, e condivisa anche dai consiglieri del PD, è  stata respinta dalla maggioranza. Si trattava di inserire nel Comitato, come già indicato nel Regolamento del ’93, un Rappresentante degli organi collegiali della scuola di I e II grado ed un Rappresentante delle Associazioni e Istituzioni culturali, che insieme al Responsabile del Settore Cultura, al Direttore, a due cittadini nominati dalla maggioranza e uno nominato dalla minoranza, si occuperanno del “governo della biblioteca”.
L’intento di togliere la politica dagli organismi e di snellire il funzionamento degli stessi non appare raggiunto, e anzi l’aver inserito l’emendamento proposto sarebbe stato un segno di apertura verso la città e verso le istituzioni che operano sul territorio locale.
Pretestuosa è l’accusa, mossa ai consiglieri di minoranza tutti, di non partecipare alle Commissioni, perché è risaputo che molto spesso proprio la minoranza garantisce la regolarità delle stesse, sempre che ci siano i documenti a disposizione su cui discutere, motivo per cui le sedute di frequente vengono rinviate. La verità è che non vengono accolte le proposte né in commissione né tantomeno in consiglio, dove si mette persino in dubbio la facoltà di emendare e addirittura la facoltà di discutere su un punto iscritto all’ordine del giorno della seduta stessa.
Altro che Democrazia!!! L’atteggiamento da “dittatore” assunto dal Presidente del Consiglio, rappresenta il modo di amministrare proprio di questa giunta.
Inoltre dopo gli attacchi ingiustificati alla gestione del MACA, dopo la paventata chiusura dello stesso, le accuse di gestione personalistica, di mancanza di ricaduta culturale, forse finalmente l’Amministrazione si ravvede sull’ importanza dello stesso e sulla sua valenza artistica e culturale.
La dilatazione temporale con cui si prendono le decisioni, tipica di questa amministrazione (luglio 2014 modifica al regolamento -febbraio 2015 rinnovo degli organismi) farà sì che il Caffè letterario, discusso già all’inizio dello scorso anno in più di una commissione, sarà funzionante chissà quando!!! Privatizzare o non privatizzare questo è il dilemma! Se si andrà nella direzione di farlo gestire ai privati, allora perché non privatizziamo anche la gestione del comune?!!!!

PUBBLICATO 05/02/2015





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