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Cittadini in piazza contro il caro bollette. Pensionati e disoccupati sul lastrico:

Foto © Acri In Rete
Giulia Zanfino
Uscita dall'ufficio postale non le è rimasto niente in tasca. Solo le ricevute delle "bollette pazze" mandate dall'Amministrazione. Non è riuscita neanche a fare la spesa, perché la sua pensione è andata in fumo così.
Una delle storie più drammatiche della triste vicenda del "caro tasse" di Acri la racconta Vincenzo Toscano, coordinatore del comitato cittadino. Mercoledì sera in un cineteatro comunale gremito, ha lasciato di stucco l'intera platea. Assenti i politici dell'opposizione, in sala c'era qualche rappresentante del Movimento 5 Stelle.
"Ci sarà un'imponente manifestazione per chiedere un consiglio comunale aperto", annuncia il coordinatore del comitato cittadino, Vincenzo Toscano. La decisione del comitato "contro il caro bollette" sfida l'Amministrazione che, sino ad oggi, non si è pronunciata se non in un'occasione, ritenuta dal comitato "poco felice". "Per la TARI chiediamo che venga applicato a tutti i cittadini l'articolo 35 del Regolamento per la disciplina della I.U.C. (imposta unica comunale), approvata con delibera del consiglio comunale n.32 del 25 luglio 2014" afferma Grazia Luzzi, titolare di un negozio di abbigliamento per bambini. "
Il regolamento prevede l'abbattimento dell'80% in caso di disservizio. Il disservizio c'è stato, ed è stato dichiarato dallo stesso sindaco, a più riprese". I cittadini sentono le cartelle, maggiorate di tre volte, come un'ingiustizia. Il prezzo da pagare per colpa di altri. Nell'assemblea qualcuno strappa la bolletta. Qualcun altro, ironicamente, srotola una lunga sfilza di santini con le facce dei politici. "Non ho aggiunto l'opposizione, perché non esiste" dice Santo Bifano.
"Non facciamoci dividere. L'invito dell'Amministrazione, le telefonate che arrivano ai commercianti, sono un tentativo di dividerci" continua Grazia Luzzi. "Valorizziamo ciò che ci appartiene. Abbiamo il clima perfetto. Un centro storico straordinario. Alziamoci e, uniti, costruiamo qualcosa che rilanci il paese". E non è mancato l'intervento di Vincenzo Pelicorio, titolare del Bar Pasticceria "Sweet Gate".
"Non sono un evasore! Qui c'è tutta la documentazione dei pagamenti" afferma Pelicorio, sventolando le ricevute delle cartelle. "Però per poter pagare devo lavorare in santa pace! Ho paura perché ogni mattina vengono i vigili, che fanno andare via i clienti col cornetto in mano, perché altrimenti gli fanno la multa. Io sto lavorando, sto proponendo! Non sto rubando. Quello che mi sta succedendo non è possibile!".
A breve la data ufficiale della manifestazione.     
   
   
   

PUBBLICATO 01/02/2015





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