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I commercianti scendono in piazza

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
I commercianti, dunque, hanno deciso. Scenderanno in piazza per protestare contro l’aumento della Tari che ha toccato anche il 300%. La decisione è stata presa mercoledì sera al termine dell’ennesimo incontro tenutosi al cinema San Domenico ed a cui hanno preso parte anche diversi cittadini. L’iniziativa dovrebbe tenersi nella prossima settimana, di giovedì o venerdì ed i promotori, con a capo il presidente della confcommercio, Enzo Toscano, si augurano di coinvolgere l’intera cittadinanza.
E’ giunto il momento di farsi sentire e di farci vedere, non siamo quattro gatti come qualcuno ci ha definito e non siamo evasori come ci ha accusato ingiustamente il indaco. Chiediamo rispetto ed aiuto, il problema non è che non vogliamo pagare la tari ma che non possiamo farlo, vi sono attività che devono sborsare anche settemila euro a fronte di una produzione di rifiuti minima.”
Nel corso dell’incontro, tenutosi in un cinema pieno in ogni ordine di posto, hanno preso la parola diversi commercianti, tutti arrabbiati e sconcertati per le bollette troppe onerose. “La città sta morendo lentamente – è stato detto tra l’altro – e questi aumenti favoriscono la chiusura di altre attività, molti di noi offriamo posti di lavoro, produciamo e teniamo in vita un minimo di commercio ma ora siamo esasperati.”
Si sono registrati anche momenti di forte protesta con alcuni cittadini che hanno strappato le bollette, altri che hanno chiesto a gran voce un incontro pubblico alla presenza del sindaco, altri ancora che hanno denunciato ripicche ed angherie: “ ricevo la visita quotidiana dei vigili urbani – ha detto V.P., titolare di un bar pasticceria – pur essendo in regola anche con il pagamento dei tributi, questa non è un’amministrazione che ci tutela.”
I commercianti, quindi, non sono soddisfatti dell’avviso del Comune (perché pubblicato proprio in questi giorni?) secondo cui ci sarebbero agevolazioni e riduzioni attorno al 20%, chiedono un abbattimento dell’imposta pari al 80%.
Il percorso sembra, però, tortuoso ed il braccio di ferro tra commercianti ed amministrazione, continua senza esclusioni di colpi.      



PUBBLICATO 31/01/2015





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