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Comune, sulle tasse qualcuno non dice la verità

Foto © Acri In Rete
Amministrazione Comunale - Acri
Si vuole intervenire sulla discussione aperta in citta’ sui tributi locali esclusivamente per  fare chiarezza e non per alimentare polemiche sterili, provocate da pochi soggetti che, ignorando la conoscenza della materia, gettano benzina sul fuoco e giocano con disinvoltura  sul disagio e sulle conseguenze provocate dalla crisi economica sulla maggior parte dei cittadini acresi.
In particolare nei giorni scorsi si  è svolta una manifestazione organizzata dal Presidente della sede di Acri della ConfCommercio nella quale pur evidenziando il malessere che tanti imprenditori vivono nelle loro aziende, piccole o grandi che siano a causa della crisi economica, lamentano notevoli difficoltà nel pagare le bollette relative alla tassa sui rifiuti ed al servizio idrico integrato notificate nelle scorse settimane.
All’uopo si evidenzia alla città che alcuni dei cittadini che in tale assemblea lamentavano di essere tra i più vessati rientrano, invece, nella categoria degli evasori ciò nella categoria di chi utilizza i beni e servizi pubblici ma non paga il corrispettivo al Comune e quindi all’intera collettività.
Non si può pretendere di utilizzare l’acqua per una azienda di rilevanti dimensioni in grandi quantità e non pagare tale bene pubblico per quattro anni oppure di impedire le letture per più anni e quando arriva la lettura ci si lamenta del conguaglio dovuto.
Gli acresi devono guardare con diffidenza chi specula sul malessere per esclusivi fini personali, su chi invita a non pagare i tributi, su chi non garantisce e tiene indenni i cittadini dalle azioni, che comportano maggiori oneri e spese,  che saranno attivate  dal concessionario dell’attività di riscossione per il recupero del tributo. 
Ai cittadini di Acri ricordiamo brevemente che nel giugno 2013 allorché la nuova Amministrazione Comunale si è insediata ha trovato il Comune in una situazione di dissesto finanziario dichiarato dalla Corte dei Conti che risaliva già all’esercizio finanziario relativo all’anno 2011.
A seguito di ciò è stato fatto ricorso alle Sezioni Unite della Corte dei Conti per fare uscire il Comune dalla situazione di fallimento in cui l’Ente si trovava; il ricorso è stato vinto per cui è stato concesso al Comune di accedere alla procedura di riequilibrio pluriennale (cd. predissesto) tale procedura è in fase istruttoria,  manca ancora l’approvazione definita del Ministero dell’Interno e della Corte dei Conti.
A causa di tale situazione finanziaria dell’Ente la legge ha imposto all’Amministrazione  l’applicazione dei tributi e delle tariffe nella misura massima.
L’impegno dell’Amministrazione comunale per il 2015 è quello di ridurre i costi di tali servizi pubblici, in modo che anche la relativa entrata, rappresentata dal tributo pagato dai cittadini, possa essere proporzionalmente ridotta.

PUBBLICATO 26/01/2015





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