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Il degrado aumenta e i disagi sono sempre di più

Foto © Acri In Rete
Gemma Cofone
Quando vedi il tuo amatissimo paese che di anno in anno diventa sempre più solitario, triste e spoglio come un albero in autunno ti viene da pensare e da dire perché ?  Mi chiamo Gemma e sono originaria di Acri dove vive tutt’ora la mia famiglia io invece per esigenze personali e professionali mi sono trasferita in Veneto in provincia di Padova dove vivo e lavoro.
Come tutte le calabresi Doc legatissime alla propria famiglia torno sempre non appena né ho la possibilità soprattutto in estate e a Natale, ma quello che trovo ogni volta che torno non mi piace e mi rattrista.
Sono salita da poco dopo le feste Natalizie ma quello che ho riscontrato in questi giorni è veramente vergognoso, ebbene si in un paese di montagna in pieno inverno cosa manca? Il bene primario per eccellenza l’acqua, ore e ore senza un filo di acqua con tutti i disagi che comporta la mancanza della stessa e sempre per la solita causa tubi rotti che buttano fuori acqua che è una meraviglia, tubi rotti di qua tubi rotti di là che però fanno mancare l’acqua sempre nella stessa zona, cosa alquanto strana a mio parere e poco veritiera allora mi chiedo quale sia la vera causa di questo disagio che si deve sopportare? Altro disagio che ho trovato ad Acri è il problema spazzatura tanti rifiuti buttati in quei poveri cassonetti dell’età della pietra che se potessero parlare direbbero che vogliono andare anche loro in pensione, rifiuti di ogni genere tutti insieme appassionatamente che vengono buttati in qualsiasi ora del giorno magari subito dopo che sono passati a svuotarli che, non solo imbruttiscono il paese ma, come penso sappiano tutti perchè non credo di rivelare uno dei segreti di Fatima creano grossi problemi alla salute sia dell’ambiente che della persona la sporcizia non porta a nulla di salutare e di buono per niente e per nessuno, quanti bidoni ho visto anche quest’estate incendiati con conseguente emanazione di fumi non proprio salutari. Un ambiente più pulito è un ambiente più sano.
E in conseguenza di tutti questi disservizi cosa succede? Arrivano bollette da pagare altissime e sproporzionate, io dico è giusto pagare le tasse ma paghiamole anche in funzione di un qualcosa che in cambio viene dato e parlo di servizi primari non di miracoli che aspetto vengano fatti , non si può chiedere ad una intera popolazione che già vive grossi disagi di pagare più del dovuto per vedere poi che nulla si risolve ma che anzi le cose vanno sempre peggio,il degrado aumenta, i disagi sono sempre di più e di conseguenza il paese si spopola, Acri è diventato un paese vuoto sono pochi quelli rimasti, perché non credendo più nella propria terra e  non credendo più in un futuro dignitoso nel proprio paese vanno via in cerca di un futuro altrove.
Ma a chi dobbiamo dire grazie per tutto questo?
Qui lascio un punto di domanda anche se in cuor mio so la risposta, io ho scritto questo articolo non per fare polemiche anche perché non credo di aver detto nulla che già non si sappia ma solo perché credo di poter rispecchiare lo stato d’animo e i pensieri di tanti giovani Acresi che come Me sono andati via dalla propria terra ma che quando tornano hanno un tristezza infinita nel proprio cuore nel vedere il degrado di un paese che a ragion veduta poteva essere uno dei più belli della Calabria e credo che fino a qualche anno fà lo sia stato e se torno indietro con la memoria nel periodo dei miei studi Universitari era una gioia tornare perché ad Acri c’era Vita.

PUBBLICATO 19/01/2015





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