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Acri: nasce il museo di Giovan Battista Falcone. In vista una rete museale e la nomina del direttore

Foto © Acri In Rete
Giulia Zanfino
Si lavora alla realizzazione di una rete museale, ad Acri. Con un unico "direttore artistico", nominato direttamente dal sindaco. Sul tavolo del primo cittadino pare ci sia già una rosa di nomi. Uomini e donne che potrebbero assumere un ruolo tanto importante, quanto complesso.  La gestione, burocratica o culturale, di tutti i musei del paese. Ma le sorprese non finiscono qui. A far parte della rete ci saranno nuove pinacoteche. A primavera sarà inaugurato il museo dedicato a Giovan Battista Falcone, l'eroe risorgimentale antiborbonico, tragicamente caduto nella spedizione dei "trecento eroi di Sapri", nel 1857, combattendo al fianco di Carlo Pisacane.
Un'operazione culturale formidabile per lo scacchiere acrese, terra di intellettuali, cospiratori ed eroi risorgimentali. Culla di penne pungenti. Crude. Culla di grandi pensatori. E il museo dedicato a Falcone ha incassato anche il sostegno del Museo Centrale del Risorgimento di Roma. Un bel colpo per l'Amministrazione, dopo il calo dei consensi causato dall'inasprimento della tassazione. "Ci sarà anche un museo d'Arte Sacra. Ci stiamo lavorando insieme a Monsignor Luigi Falcone", afferma l'assessora alla Cultura, Paola Capalbo.
Novità anche per quanto riguarda la gestione del MACA, Museo d'Arte Contemporanea di Acri, che da anni rappresenta il fiore all'occhiello dei musei acresi. "Saranno i consiglieri di maggioranza e di minoranza a scegliere dei nomi tra cittadini meritevoli. Saranno loro a formare il comitato di gestione dell'ente" continua l'assessora Capalbo. Non dovrebbe cambiare, però, il direttore artistico del MACA, che resterà Silvio Vigliaturo, nonostante le accese polemiche che hanno accompagnato l'insediamento dell'assessora, estremamente polemica con la gestione antecedente del MACA. "Il museo è tetro" aveva affermato l'assessora. "Non ha ricaduta sulla città".
E ancora: "Il Museo è come la Fondazione Padula. E’ inutile far venire ad Acri questi grandi personaggi, registi, attori o, come il Museo, portare queste mostre importanti di artisti importanti. La ricaduta per me è quando si lavora per gli acresi, per gli artisti acresi”.  Tra le realtà già presenti sul territorio, faranno parte della rete anche il museo della "Cultura Contadina" e il "Museo Micologico".
Un patrimonio di cultura e memoria inestimabile, per il territorio. A custodirlo e valorizzarlo, quindi, una persona. Si tratterà davvero di un "direttore artistico", figura con la funzione di allestire donazioni e proprietà, oltre che organizzare le manifestazioni? O forse di un direttore, tout court? In tal caso svolgerebbe mansioni diverse, come ad esempio dirigere e gestire le situazioni burocratiche.

PUBBLICATO 14/01/2015





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