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I commercianti: aprire al traffico l’area pedonale

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Dopo undici anni, la zona nevralgica della città è nuovamente al centro del dibattito. Si tratta di piazza Sprovieri, corso Pertini e piazza Matteotti, ovvero l’area dello struscio e del ritrovo di grandi e giovani. Il salotto della città, per intenderci. Che da qualche settimana è al centro di discussioni e polemiche. La zona, in cui insistono una serie di attività commerciali, è diventata area pedonale, l’unica della città, poco più di dieci anni fa, proprio quando sindaco era Nicola Tenuta, attuale primo cittadino.
Allora, la coalizione di centro destra, riuscì ad intercettare, grazie anche all’aiuto del senatore Udc, Gino Trematerra, un bel po’ di fondi riservati alla riqualificazione delle aree cittadine. L’intervento, durato circa due anni, consistette nella nuova pavimentazione in granito e nell’installazione di panchine, fontane, fioriere e punti luce. Quindi, l’inaugurazione con tanto di taglio del nastro e champagne alla presenza dell’assessore regionale ai lavori pubblici, Aurelio Misiti che sottolineò l’importanza e la bellezza dell’intervento.
Quindi la chiusura al traffico 24 ore su 24, non senza polemiche e prese di posizioni anche politiche. Oggi sono i commercianti a ribellarsi. Nei giorni scorsi hanno incontrato più volte l’amministrazione comunale che ha deciso di non decidere, cioè di soprassedere. Ma fino a quando? Prima o poi il sindaco Tenuta e la sua giunta devono esprimersi anche perché i commercianti hanno annunciato, in caso di mancate risposte, proteste clamorose. Nella giornata di ieri il presidente della Confcommercio, Vincenzo Toscano, ha inviato l’ennesima missiva al primo cittadino con la quale chiede l’apertura al traffico di una parte di questa vasta area al fine di evitare nuove chiusure e salvaguardare i posti di lavoro.
Sugli orari e sui giorni, ancora tutto è da decidere ma quella della Confcommercio ha assunto i contorni di un urlo disperato contro i cali degli incassi ed a favore di una decisione non più rinviabile per dare respiro ad un’area scarsamente popolata soprattutto in inverno. E la questione rischia di diventare l’oggetto di discussione di queste feste natalizie.

PUBBLICATO 18/12/2014





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