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La Cultura: un tema scottante!

Foto © Acri In Rete
Michele Ferraro
Qualche mese fa si sono accesi i riflettori sulla gestione della “Fondazione V. Padula“. Come spesso avviene quando si toccano temi importanti come la “Cultura” diviene sempre più complesso ed articolato  condurre una sana discussione che non sia solo quella di scadere insterili polemiche rivolte solo ad  "attacchi personali” in ambito locale.
L’art. 1 dello statuto della Fondazione in questione cita:  per onorare la memoria dell’insigne intellettuale  V. Padula, il Comune di Acri, l’Amministrazione provinciale di Cosenza, la Comunità Montana “Destra Crati” e la Facoltà di Lettere e Filosofia  dell’Università degli Studi della Calabria, costituiscono  la “FONDAZIONE VINCENZO PADULA” Centro di Ricerca sul lavoro, sulla società e sulla cultura in Calabria e nel Mezzo giorno.
Il 18 Aprile 1998 si assiste alla nascita della Fondazione grazie alla Legge Regionale n°20/1995. Da allora sono passati 16 anni con sette edizioni del “Premio Nazionale V. Padula” compresa quella appena trascorsa.
Dopo quasi un ventennio trovo interessante fare delle riflessioni sull’operato fin ora svolto.     Da cittadino calabrese mi interrogo quali frutti ha portato la ricerca sul lavoro e quali sono   i suoi interventi propositivi ed attuativi?
A quali risultati ha portato la ricerca sulla società? Ed ancora , la ricerca sulla Cultura su base  antropologica quali proposte o iniziative promuove?
Cito Domenico Scafoglio (Prof. ordinario,  facoltà di Antropologia Culturale,  Università  della Calabria, Università di Salerno, che nella biografia del Padula cita così: “che  la  sua  pena  è quella di un uomo che ha visto fallire, insieme al suo sogno, il riscatto degli uomini per i quali ha lottato”.
Vi è ormai un accordo piuttosto diffuso in sociologia nel ritenere la cultura come un insieme concatenato di modi di pensare, sentire ed agire (Durkheim) più o meno formalizzati, che, essendo appresi e condivisi da una pluralità di persone, servono, in modo a un tempo oggettivo e simbolico, a costituire queste persone in una collettività particolare e distinta.
Il mio augurio non può essere che,  quello di trovare figure della stazza di Marc Pincherle, Arnold Shering  come avvenne per Vivaldi, a far riemergere il pensiero di un uomo come il Padula, rendendolo moderno grazie al suo Centro di Ricerca.

PUBBLICATO 02/12/2014





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