Avvocati fuori bilancio. I nomi
Giulia Zanfino - Virgilio Costantino
Quando un avvocato viene convocato in Comune per il conferimento di un mandato propone la sua parcella. Fin qui tutto normale e soprattutto legale. Spetta poi agli organi amministrativi accettare o meno, oppure formulare proposte alternative. Nell’interesse della collettività, s’intende. Così dovrebbe essere. Così è stato ad Acri negli ultimi 13 anni?
Le parcelle di Morcavallo sono le più tonde. Quindicimila. Anche se negli anni, con Gino Trematerra sindaco, ha abbassato notevolmente, fino a 3 mila per due cause. Alle sue spalle c’è Stanislao De Santis, 94 mila per otto procedimenti. Non sono chiare le date in cui ha sottoscritto gli impegni negli anni del sindaco Nicola Tenuta tra il 2002 e il 2005 (nell’elenco compaiono senza l’indicazione del giorno e del mese). Ciò che è chiaro, invece, è che nel 2005, con il cambio di guardia al Comune, inaspettatamente non presta più la sua opera professionale. Ci ritorna di sfuggita nel 2011, con Trematerra. Per poi ricomparire, infine, con più zelo di prima negli ultimi anni. Tra i primi atti di Tenuta sindaco, rieletto nel 2013, ci sono i suoi mandati. Il 28 giugno, il 28 ottobre e il 13 novembre. Lo studio Carratelli, per numero di cause, è quello che ha maturato di più. 77 mila e dispari spiccioli per tre. Una, la più significativa, di 50 mila sotto Tenuta, un’altra di 7 mila con l’appena eletto sindaco Coschignano e infine con Trematerra di quasi 20mila. Franz Caruso, noto penalista di Cosenza, candidato con Mario Oliverio nelle ultime elezioni regionali, ha un motivo in più per rallegrarsi. Non solo per la vittoria di Palla Palla a Palazzo Alemanni. Per lui è pronta la parcella che nel 2007 presentò al Comune di Acri. 54 mila euro scarsi. Aurora Fusaro, di Acri, è avvocatessa dal 1990. Eppure per avere un incarico ha dovuto aspettare parecchio. Fino all’elezione di Luigi Trematerra detto Gino. Per lei undici incarichi in tre anni. Pari a 64 mila euro. Vincenzo Feraudo, invece, ha lavorato con tutti. Con Tenuta, Coschignano e Trematerra. Dal 2003 al 2013 ha maturato incarichi per quasi 62 mila euro. Anche Antonio Algieri ha lavorato con tutti. Dal 2004 al 2012 ha prodotto 7 procedimenti per 35 mila euro. Come la sua omonima Cinzia Algieri. Però solo dal 2005 al 2012. 16 mila e dispari. Come Angelo Altomari. Ha difeso il Comune una volta con Tenuta, undici con Coschignano e due con Trematerra. Tra i fedelissimi troviamo Massimo De Bernardo con Trematerra. Appena dopo un mese dalla sua elezione come sindaco lo chiama. E sarà un continuo richiamo. Per altre quindici volte. Fino al 2013. Per un ammontare di 40 mila euro scarsi. Come Gina Plebiscito. Ha iniziato negli ultimi mesi di mandato elettorale di Coschigano e poi ha continuato con Trematerra. Dieci incarichi per quasi 18 mila. Bipartisan, sia con Coschignano e Trematerra, Rosamaria Abbruzzo. Dal 2005 al 2013. Quindici incarichi per quasi 51 mila euro. Bipartisan anche Michele Spezzano. Dal 2005 al 2012 ben 18 incarichi per 27 mila e 500 euro. Una curiosità. Ci sono anche incarichi conferiti una sola volta e mai più. E veramente per pochi spiccioli, rispetto alle parcelle dei colleghi. Il caso più emblematico è quello, ironia della sorte, di Francesco Volpe. Solo 575 euro per lui. E di Maurizio Stabile, 600 euro nel 2008.
Fonte La Provincia di Cosenza |
PUBBLICATO 30/11/2014
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