"Sono un incompreso". Michele Trematerra tira le somme di quasi cinque anni di governo regionale, all'indomani della colossale sconfitta. L'assessore uscente ad Agricoltura e Foreste parla di duro lavoro, "per tappare le falle". Prima di lui il boccone amaro era toccato al padre, Gino, cofondatore dell'UDC di Casini. Neanche lui è stato riconfermato eurodeputato.
"C'è una corsa sul carro del vincitore" afferma Michele Trematerra. "Il voto che ha avuto il Presidente Oliverio è drogato dai tanti che hanno fatto la corsa per accreditarsi col Presidente, come il buon costume calabrese vuole".
Trematerra punta il dito contro Berlusconi. "La gente non ha capito la posizione dell'UDC che ha governato con il centrodestra e poi, un giorno prima delle elezioni, si è ritrovato diviso. Siamo stati puniti per questo. Ma il tempo è galantuomo". Non sa cosa succederà, Trematerra. Ma le fibrillazioni all'interno dei partiti ci sono, non può negarlo.
Bisogna rinnovare i contenuti. "Il problema è che un progetto politico è finito, ma ne parlerò nelle sedi opportune". E aggiunge: "Ho fatto una campagna elettorale controtendenza, niente promesse.
Ho rendicontato ai calabresi i risultati raggiunti". Basta andare sul suo sito, è tutto lì. "Sono orgoglioso di aver preso 3mila 300 voti in Calabria, dopo aver speso una marea di fondi comunitari. E' possibile anche non avere il voto perché si dà qualcosa a qualcuno. Un argomento di cui ci troveremo a riparlare."

fonte La Provincia di Cosenza