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“fabula acta est” (candidati Acri totale voti 2.695 – candidati “Forestieri” 7.549) …la commedia è finita!

Foto © Acri In Rete
Alessandro Siciliano
Ci siamo lasciati con un esplicito invito e augurio al voto “utile, libero ed indipendente” convergendo con intelligenza e buon senso, visto la situazione data e creatasi, aldilà delle simpatie politiche di ognuno, trattandosi di elezioni regionali con forte impatto locale, sulla valorizzazione e fiducia dei candidati locali, espressione di quei partiti e movimenti dimostratasi sensibili alla nostra cittadina, territorio e comprensorio… così non è stato, o almeno non del tutto!
Un “plauso” agli acresi e ai reggenti partiti e movimenti tanto infimi quanto poco incisivi e forti per “osare” di chiedere rappresentatività diretta, individuando candidati unitari, validi e di spessore, obiettivamente riconosciuti, accettati e ben individuati convergendo tutte le forze sugli stessi/o.
Che tristezza! Che delusione! Che rabbia! Che sconforto!
Acri defraudata di tutto. Depauperata e “violentata”.
50 anni di conquiste e di lotta per l’emancipazione di tutte le classi ,distrutte, rase al suolo dagli ultimi 25 anni di mal governo, espressione della più becera e deleteria classe politico amministrativa che si potesse avere.
Una politica senza anima, senza dignità , senza una sana fierezza. Senza pudore e priva di qualsiasi rispetto per un territorio che andava tutelato, difeso a spada tratta, oltre che valorizzato nelle sue specificità, conquiste e “ricchezze”.
Ospedale, guardia di finanza, enel, giudice di pace, spazzatura, dissesto finanziario, dissesto idrogeologico, vigili del fuoco e delocalizzazioni varie hanno minato nelle fondamenta quel poco di buono e di economico “produttivo” per questa “povera”cittadina... Bella e senza anima.
Povera di coraggio, di altruismo e di orgoglio. Povera di POLITICA vera e di passione civile disinteressata.
Avvitata su stessa da una degenerazione di personalismi, di egoismi e di faide interne alle varie forze politiche. Esasperata da reciproca invidia e cretine scaramucce, fra diverse fazioni magari dello e nello stesso partito. Autoreferenziale e grottesca.
Immobilismo, familismo, mediocrità, pressapochismo, ignoranza e invidia grossolana, hanno determinato per l’ennesima volta una totale mancanza di giusta e doverosa rappresentanza politica nelle istituzioni regionali, di una città, di una comunità e di un comprensorio (Acri, San Demetrio, Santa Sofia, Vaccarizzo, San Cosmo, San Giorgio, Bisignano) tanto vasto e importante punto di riferimento strategico nel passato, quanto irrisorio e marginale oggigiorno, divenuto la riserva indiana di noi stessi.
Isolati. ...miseramente e tristemente soli. Abbiamo perso tutti. Ha perso Acri e i suoi cittadini, “contadini" non più illuminati e con voglia di rivalsa e riscatto sociale ma attratti dall’ego e dal personalismo individualistico esasperato, “meritatamente” per autolesionismo, cecità politica e per totale mancanza di umiltà e buon senso. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.
L’oblio!.. il buio. Saranno anni pesanti, lunghi, deleteri.
Il rammarico e l’amarezza da liberi cittadini senza tessere di partito e padroni è tanta, ma una ultima dedica e punto di riflessione vogliamo porlo in essere per aprire una sana e ampia discussione e confronto, servendoci di una canzone di E. Bennato, a tutta la generazione di giovani, impegnata e no, che ancora una volta ha dimostrato di non avere sana passione, coraggio, audacia, umiltà, senso comune nel mettersi in gioco, nel farsi da partequando serve, nel sapersi imporre, sia pure da terzo aggregando e costruendo speranze e progetti, dando fiducia, con visioni di lungo periodo “servendosi” degli altri, così tanto vicini per apparire o farli percepire “nemici” o avversari da schiacciare, per puerili tornaconti personali. La cecità fatta persona.
Per fare buona politica, cari professionisti della stessa, chi ritiene di poterci rappresentare, o quantomeno provare a farlo, non deve credere e pensare che oggi come ieri chi ha voglia e determinazione di provarci, oltre che capacità e professionalità, debba necessariamente fare la antica trafila dei vecchi partiti in ossequio ai professionisti della politica stessa.
Il tempo è cambiato… carissimi signori. Il tempo cammina alla velocità della luce e nessuno mai ci e vi darà il tempo di crescere perché, attendendo il tempo “giusto” per essere pronti, saremo, sarete già troppo vecchi.

“Ti hanno iscritto
a un gioco grande
se non comprendi
se fai domande

Chi ti risponde
ti dice: è presto
quando sarai grande
allora saprai tutto...

Saprai perchè, saprai perchè
quando sarai grande
saprai perchè...

E allora osservi
gli altri giocare
è un gioco strano
devi imparare,

Devi stare zitto
solo ascoltare
devi leggere più libri
che puoi, devi studiare,

E' tutto scritto
catalogato
ogni segreto
ogni peccato

Saprai perchè, saprai perchè
quando sarai grande
saprai perchè...”


PUBBLICATO 28/11/2014





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