A dadi tratti e scrutinio completato non si può non fare i complimenti al neo presidente del consiglio regionale Mario Oliviero per la nuova carica ottenuta e congratularci per la schiacciante vittoria.
Ma le riflessioni , da cittadini acresi, bisogna porle principalmente sui risultati ottenuti dai singolo candidati a consiglieri. Si rimane sempre più stupiti e sorpresi di come non si voglia mai tirar l’acqua nei propri mulini.
Nessuno dei compaesani candidati ha raggiunto il quorum necessario per poterci rappresentare a Palazzo Campanella, e ciò è rammaricante. Chi meglio, se non uno di noi, poteva raffigurarci e tutelarci? Chi potrebbe conoscere bene i problemi e le difficoltà che ostacolano la nostra comunità se non uno che la vive quotidianamente?
Chi se non un acrese avrebbe potuto esporre al meglio la problematica della chiusura dell’Ospedale, le difficoltà da affrontare nel raggiungere i più vicini centri sanitari, data la lontananza e la scarsa viabilità con eventuali disagi climatici che potrebbero crearsi con l’arrivo dell’inverno?
Citando la viabilità, non dovrebbe essere dimenticata la SS.660 che collega Acri a Cosenza, da anni non ancora terminata, così come la Sibari-Sila che attende ancora grossi passi per il completamento. Infrastrutture che scosterebbero il rischio di isolamento della comunità ai grandi centri urbani e che assicurerebbero una maggiore e sicura motilità, nonché la crescita e lo sviluppo del territorio.
Sicuramente saranno argomenti discussi al tavolo della sede della regione, ma di certo verranno presi in considerazione in seconda istanza se non ci sarà nessuno pronto a sollecitarli.
Sarà invidia, rivalità o mancanza di fiducia da parte dei votanti?
A voi l’ardua sentenza!