RECENSIONE Letto 4406  |    Stampa articolo

“Voglia di emergere”: riflessioni di una lettrice

Foto © Acri In Rete
Caterina Sebastiani
Sono, a volte, degli accattivanti dettagli esteriori a spingerci verso alcune letture piuttosto che altre. È stato così per “Voglia di emergere”, il libro di Massimo Conocchia; una copertina e un titolo particolarmente intriganti mi hanno indotto a leggerlo.
Scritto in una prosa fluida, mai retorica o arzigogolata, il racconto ci fa rapidamente addentrare nell’universo descritto dall’autore. Vi si delinea una realtà sociale, economica e familiare tipicamente meridionale degli anni ‘60-’80 del secolo scorso. La numerosa famiglia patriarcale d’appartenenza è il punto di partenza da cui ci si avvia per raccontare questa “voglia di emergere”.
Ma cosa rappresenti tale voglia e in che modo si definisca lo apprendiamo gradualmente, seguendo passo passo le vicende dell’io narrante.
Il primo “step” è il tentativo d’affrancamento da un ambiente economicamente e socialmente difficile. È un voler andare al di là delle difficoltà di un mondo, che sembra altalenante tra il voler mutare e la paura di farlo.  Emergono personaggi politici oculati, che stimolano e assistono quella gente del Sud nel disperato tentativo di aggrapparsi a un treno chiamato prosaicamente: boom economico. Emergeranno, poi, gli eredi di quella generazione, con caratteristiche multiformi.
Il protagonista cerca e trova il suo riscatto sociale, si proietta verso una nuova dimensione, attraverso l’acquisizione della cultura; di quel sapere, troppo spesso negato a una certa fascia sociale, dalla quale egli orgogliosamente proviene.
Sono toccanti i passi dedicati alla partenza dalla sua Acri e alla scoperta del mondo universitario.
Compiuta la “prima realizzazione”, la Laurea e il diventare stimato medico, ci si ritrova catapultati in un universo ancora più duro da penetrare, quello professionale.
Qui le capacità e le competenze sono spesso schiacciate da ataviche mentalità pseudofeudali. Ecco il secondo scalino verso la rivalsa: la lotta per l’affermazione in una realtà fatta di ingiustizie, perpetrate da pochi a danno di tanti. 
Il passo più alto, infine, a mio parere, in questo percorso verso “l’emergere”, è la volontà di mettersi in gioco per il bene della comunità attraverso l’impegno politico.
Dopo una prima fase di disincantata e spontanea attività, si passa all’amara constatazione che i cambiamenti in questo ambito sono più complicati di quanto non si creda e risiedono in logiche di partito, non sempre comprensibili agli animi puri.
Al termine del libro si giunge rapidamente, senza che mai l’autobiografia diventi compiacimento per se stesso o per i propri traguardi. All’interno del racconto, s’innestano personaggi aneddotici e piccole storie nella storia, che gli danno una leggera coloritura antropologica, spassionata e senza pretese.
Tutti quelli della generazione dello scrittore e delle altre antecedenti, si ritrovano – come espresso sapientemente dal prefatore prof. Pasquale Tuscano - nelle micro e macro realtà da lui descritte. Conocchia ha una grande capacità di scrittura, quella di far rivivere il suo racconto nelle menti dei lettori, grazie a un incedere narrativo vivido e toccante, non indulgendo mai nel patetico.
Un libro, questo, che si fa leggere tutto d’un fiato e fa scoprire noi stessi e quel mondo meridionale del passato e del presente, partendo dal personale e arrivando, senza ostentazioni, all’universale.



PUBBLICATO 18/11/2014





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 5421  
La voce del silenzio
Sono d’accordo con chi pensa che la questione ospedale sia diventata ormai  una  sorta di scommessa. Capirne le dinamiche è complicato. Le cose vanno come in questi giorni va il traffico nelle g ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 6291  
Scomparso Lorenzo Sammarro. Il ricordo del sindaco Tenuta
Dopo una lunga malattia, è scomparso, a Bologna, Lorenzo Sammarro, medico cardiologo ma anche sindaco della città sul finire degli anni ’80 ed esponente di spicco dell’allora Democrazia Cristiana. I f ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5751  
Acri, un'"Aministrazione" a prova di palo in fronte
“Il prossimo dovrà essere l’anno della svolta, per il Comune e per la città intera“, così il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, ai suoi cittadini in occasione delle feste natalizie. Ed i risultati si son ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4475  
Il bruzio di Padula in ciascuno di noi. Il prossimo 3 gennaio proiezione
“La penna di Bruzio”, il film documentario su Vincenzo Padula, sarà proiettato il prossimo 3 gennaio alle ore 20.30 nel Palazzo Sanseverino – Falcone.  Ne danno notizia le associazioni “Stato delle pe ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5190  
Calabria che fu
Dopo aver letto l'articolo di Francesco Spina sul vergognoso e quartomondista disservizio del compromesso ospedale acrese non posso ribadire quanta vergogna ho (ancora una volta) per essermi ritrovato ...
Leggi tutto