LETTERA Letto 9154  |    Stampa articolo

Appello al voto "utile", libero e indipendente

Foto © Acri In Rete
Alessandro Siciliano
Pregiatissime elettrici ed elettori di Acri,
la presente vuole essere uno sprono e una sensibilizzazione al voto “utile”.
Utile in senso lato. Utile affinchè gli acresi maturino nelle loro teste e intelligenze la bontà e la bellezza di valorizzare il proprio territorio, da tempo depauperato e privato di ogni cosa utile e produttiva, scegliendo con lungimiranza ed orgoglio solo ed unicamente candidati locali, espressione di noi tutti, per senso comune e per dare valore, voce, importanza ed opportunità ad una comunità, ad una cittadina fra le più rilevanti della intera provincia cosentina , senza che la stessa sia relegata dal POTERE e dai POTENTATI di turno, a mera, insignificante bacino di voti - mercato e prateria elettorale - dove ogni candidato “FORESTIERO”, più o meno liberamente, viene a pescare a strascico in un mare di pesciolini, lasciati allo sbaraglio, allo sbando da più di 20 anni (salvo la prestigiosa e indiscussa affermazione del duo Trematerra, che certo non deve dire “grazie” alla propria terra natia, sempre per la stessa malattia, ancestrale, del forestiero di turno), usando sistematicamente e subdolamente referenti di voti, cortigiani di corte, servi del potere e singoli portaborse e voltagabbana locali, per il proprio tornaconto personale bene che vada, con l’inevitabile oblio degli interessi legittimi dell’intera comunità, ancora una volta “fottuta” dai soliti giochini di potere, organizzati ad arte dalle segreterie varie, ma conseguentemente e più o meno consapevolmente anche dalle nostre stesse mani….(colpevoli di innocenza e di incoerenza).
Voto "utile", libero, indipendente, affinchè questa volta come la prossima e quella ancora, le sedi locali dei partiti (tutti) e i loro protettorati provinciali, regionali e nazionali capiscano, una volta per tutte che cosa è Acri, gli acresi, e cosa rappresenta in termini di VOTI, di interessi, di intelligenze, di cultura, di economia, di comunità e quant’altro. Una storia, un costume, una dignità da tornare a difendere a tutti i costi. Acri e gli acresi meritano rispetto e alta considerazione.
Una città che conta, e può vantare una popolazione superiore ai 22.000 abitanti e con circa 20.000 elettori potenziali (effettivi 12.000/15.000), che non riesce ad esprimere uno, due e forse addirittura tre consiglieri di maggioranza e/o opposizione dovrebbe solo chiedersi il perché, e dovrebbe domandarsi come mai gli strateghi e strutturatori di liste, di perfetti sconosciuti o di soliti noti, e listini di tutorati non tengono conto della nostra realtà acrese.
Chiamasi Oliverio, Ferro, e chi per loro, capiranno una volta per tutte il nostro peso e valore nel momento in cui DIMOSTREREMO, coi denti e soprattutto con la TESTA, che il “contadino” acrese ha ancora un’anima, una dignità, un coraggio, un orgoglio di appartenenza e che certo, difficilmente, venderà la propria anima al diavolo di turno e forestiero pure!
Un caloroso augurio a tutti i miei concittadini acresi candidati (Belsito, Lupinacci, Perri, Trematerra, Vuono) per una Calabria migliore, più onesta, più coraggiosa, più orgogliosa, più dinamica, più preparata, più pulita, più libera, più europea, considerato che questa sarà l’ultima delle possibilità, affinché questa terra esca da tutte le sabbie mobili dove è stata portata in decenni, da indecenti, inqualificanti, squallidi, grottesche, classi politico amministrative tanto da essere annoverata non più fra le ultime d’Europa, ma fra le ultime della terra (terzo mondo).
"Odio gli indifferenti".
Vincano i migliori con sportività e lealtà. Ad majora

PUBBLICATO 15/11/2014





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