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E' una questione di rispetto

Foto © Acri In Rete
Leonardo Marra
Passata la stagione estiva ed i relativi problemi di igiene pubblica che il caldo porta con sé, possiamo anche rilassarci, tanto, con l’arrivo del freddo, cattivi odori, malattie respiratorie &C. sono scongiurate”. Questo deve aver pensato l’amministrazione comunale, dato che, passata l’estate, sono riapparsi i cumuli di spazzatura sui bordi delle strade. In un mese c’è stato un solo prelievo e sono 15 giorni che i cassonetti stracolmi sono diventati ristoranti a 5 stelle per i cani randagi.
Si possono comprendere tutte le giustificazioni di questo mondo, ma sta di fatto che ci stiamo avviando ancora verso l’emergenza. Certo, la situazione è complicata, non ci vuole una laurea per comprenderlo, ma governare una città non è mai facile, se lo fosse, chiunque di noi potrebbe fare il “primo cittadino” (anche perché se sbaglia pagano solo i contribuenti).
E’ notizia di questi ultimi giorni che alcuni “utenti” sorpresi a depositare il pattume fuori dagli orari stabiliti siano stati multati e che addirittura ci sia stata qualche scaramuccia verbale tra le forze di polizia municipale e qualche persona “esasperata” dalla miopia di certi comportamenti.
Che i cittadini debbano essere rispettosi delle leggi è più che scontato, che i comportamenti fuori dalle regole vadano sanzionati è fuori dubbio, che un comportamento civile, da parte di tutti porti ad una serenità comune e in ultima analisi ad una vita più rilassata credo sia assodato.
Purtroppo, e dico purtroppo, ad una auspicabile educazione della popolazione, non ne corrisponde mai una equivalente da parte della pubblica amministrazione, ingenerando quella sensazione, ormai diffusissima, che la cosa pubblica è nemica del cittadino.
Mi spiego meglio con l’esempio già menzionato. Se viene applicata una (giusta) sanzione a coloro i quali depositano il pattume fuori orario, allora tutti i cittadini devono poter (giustamente) sanzionare, per esempio mediante una decurtazione delle tasse, l’amministrazione pubblica che non dovesse mantenere i suoi impegni/obblighi,.
Se pago 300 euro all’anno (1 euro al giorno) e la spazzatura non viene prelevata per 50 giorni complessivi, allora dovrei pagare 250 euro. Ma così non è !
La raccolta della spazzatura dovrebbe essere un impegno/obbligo stabilito da un tacito contratto tra l’amministrazione comunale e la popolazione (che per questo servizio paga), oltre che un impegno morale assunto con la elezione a guida della citta da parte del “Primo cittadino”. Allora, mi chiedo, perché un contratto non rispettato non debba portare al pagamento di penali come già accennato sopra?
Senza pensare all'immagine che abbiamo dato del nostro paese ai fedeli/turisti che sono accorsi in occasione della festa del B. Angelo, io affermo che è solamente una questione di rispetto… da parte di tutti.











PUBBLICATO 03/11/2014





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