Dopo la bella vittoria con la sua Juve Stabia al San Vito contro il Cosenza, Pippo Pancaro è tornato ad Acri, dov’è nato e cresciuto, per rivedere gli amici di un tempo e per trascorre alcune ore in relax prima far rientro a Castellammare per riprendere gli allenamenti che vedrà la formazione campagna impegnata contro la Lupa Roma.
Pancaro, 43 anni, ex difensore della Nazionale (19 presenze), ha vestito le maglie di Cagliari, Lazio, Milan, Fiorentina e Torino, chiudendo la carriera nel 2007.
Abbiamo incontrato il mister al quale abbiamo rivolto alcune domande sul momento attuale e soprattutto il suo rapporto con la cittadina silana.
La vittoria contro il Cosenza ha regalato alle “vespe” il nono risultato utile consecutivo e un’ottima posizione in classifica.
La mia squadra ha prodotto una prestazione superlativa, abbiamo giocato col piglio giusto e soprattutto con grande carattere, colpendo al momento giusto con l’unico neo di non chiuderla realizzando il gol del raddoppio che ci avrebbe regalato un po’ di tranquillità in più.
Dopo la sconfitta di Catanzaro ci siamo subito ritrovati e oggi guardiamo al futuro con maggiore serenità.
Che campionato di aspetti per la Juve Stabia?
È una stagione molto difficile e per questo dobbiamo rimanere sempre concentrati. Con realtà come  Lecce, Salerno, Caserta non sarà facile rimanere nei piano alti della classifica. Non vogliamo guardare lontano anche perché il nostro obiettivo è quello di continuare a fare bene come stiamo facendo, se pensiamo che di venticinque calciatori che abbiamo in rosa ben 22 sono nuovi - e si tratta di ragazzi di prospettiva - dobbiamo restare tranquilli e continuare a fare ciò che stiamo facendo perché solo con la continuità dei risultati potremmo giocarci le nostre chance.
Ci sono tutte le premesse per continuare a far bene e regalare grandi soddisfazioni ai nostri meravigliosi tifosi.
Con Pasquale Lo Giudice avete portato un po’ di Acri a Castellammare, com’è il vostro rapporto?
Pasquale è un grande professionista e il rapporto con lui è ottimo anche perché abbiamo giocato insieme in serie D proprio con l’Acri del presidente Zanfini. Di lui posso dire che è stato bravo a costruire un valido team mettendomi a disposizione una rosa molto valida. La sua vicinanza sta permettendo a me e alla squadra di crescere e i risultati lo stanno dimostrando.
Torni spesso ad Acri?
Sono molto legato alla mia città e ci torno ogni volta che posso. Qui ho passato una infanzia felicissima e se ho potuto calcare i campi più prestigiosi della serie A in parte lo devo anche al fatto che qui ho mosso i miei primi passi calcistici trovando delle persone che mi hanno insegnato molto. Ancora oggi ho molti amici che risiedono nella bellissima cittadina silana e con loro ho spesso un confronto anche sul mio lavoro.
Seguo i rossoneri grazie a miei amici che mi aggiornano di continuo sui risultati della squadra che oggi milita in eccellenza e che staziona nelle zone alte della classifica, per cui ai dirigenti voglio augurare di continuare a fare ottimo calcio, come hanno sempre fatto, e a tutta la squadra di non mollare mai e regalare agli splendidi tifosi rossoneri tutte quelle soddisfazioni che meritano.



fonte Gazzetta del Sud