Dopo cinque giornate di campionato la formazione dell’Acri è capolista solitaria. Tredici punti in classifica, frutto di quattro vittorie (Taurianovese in casa, Isola, Bocale e Cutro fuori casa) ed un pareggio (Vibonese in trasferta).
Il tutto con una gara in più sulla inseguitrice Palmese che deve recuperare l’incontro casalingo con il Corigliano.
Per ora mister Mario Pascuzzo assapora il gusto della vetta e guarda al futuro con ottimismo e soddisfazione.
« E’ un primo posto che va al di là di ogni più rosea previsione – ha riferito il giovane tecnico – Un risultato frutto del buon lavoro iniziato già lo scorso anno e di un mix perfetto tra squadra, società e pubblico».
A proposito di pubblico, contro il Cutro erano in “mille”
«L’ho già detto altre volte, per quanto riguarda il nostro pubblico non siamo secondi a nessuno. Sia in casa che in trasferta possiamo sempre contare sul sostegno dei nostri ragazzi. Abbiamo dei tifosi meravigliosi, gente che ci segue con passione e che tiene alla squadra forse più di noi ».
Domenica contro il Cutro è stata una buona gara anche se è da registrare qualche occasione di troppo sprecata.
«Si, abbiamo sciupato un pò troppo, in una gara  interamente dominata da noi, anche perché il nostro portiere non è stato mai chiamato in causa. Non riuscendo a chiudere la gara in più di un’occasione abbiamo rischiato di pareggiare l’incontro. D'altronde la partita sarebbe potuta finire tranquillamente con un risultato ben più rotondo».
Nota negativa, l’infortunio di Cavatorti.
« Purtroppo si , domani valuteremo gli esiti degli esami medici. Spero possa essere nulla di grave ».
Domenica intanto si andrà a Castrovillari.
« Affronteremo una squadra competitiva, partita un pò in ritardo ma che è in ripresa , reduce anche dal successo esterno sul Bocale. Loro avranno voglia di ben figurare in casa, noi scenderemo in campo per la continuità dei risultati ».
E  l’Acri può contare anche sugli under.
«Abbiamo in squadra validi ragazzi. Da non dimenticare che siamo una delle poche squadre che scendiamo generalmente in campo con due 96 ed 95, quando la regola impone minimo un 96 e due 95».