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Tenuta e Capalbo in corsa per un posto nel consiglio provinciale

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Nicola Tenuta e Pino Capalbo. Sono loro i consiglieri comunali di Acri candidati al consiglio provinciale. Le elezioni, come risaputo, si svolgeranno il prossimo dodici ottobre presso la sede della Provincia in corso Telesio. Potranno votare solo i sindaci ed i consiglieri dei centocinquantaquattro comuni della Provincia, ovvero poco meno di mille e ottocento, per eleggere il successore di Mario Oliverio e i dodici consiglieri. Tre i candidati alla presidenza: Mario Occhiuto, sindaco di Cosenza, Marcello Manna, sindaco di Rende e Gianni Papasso, sindaco di Cassano allo Ionio. Tenuta fa parte della lista “Nuova Provincia” a sostegno di Marcello Manna, a sua volta sostenuto da Antonio Gentile di Ncd mentre Pino Capalbo è candidato nella lista “Provincia Democratica che sostiene Gianni Papasso.
Il primo è sindaco di Acri e per la prima volta si candida al consiglio provinciale.
Tenuta, difatti, ha alle spalle diverse esperienze politiche e sempre sotto l’egida del centro destra o di forze che si riconducono a quest’area. E’ stato sindaco di Acri, a capo di una coalizione di centro destra, dal 2000 al 2005, quindi consigliere comunale del Pdl ed ancora candidato alle regionali del 2010 con il Pdl ottenendo in città circa tremila voti e candidato alla Camera nel 2013 con Grande Sud quando ottenne, sempre in città, oltre mille preferenze. Da giugno 2013 è sindaco di Acri a capo di quattro liste civiche dopo aver sconfitto centro destra e centro sinistra grazie a circa settemila voti. Pino Capalbo, ex Ds, è capogruppo del Pd.
Alle ultime elezioni comunali del 2013 è risultato essere, per la seconda volta consecutiva, il candidato più votato con oltre quattrocento preferenze. E’ stato anche vice presidente della Comunità Montana Destra Crati. Anch’egli, come Tenuta, non mai partecipato alle elezioni provinciali mentre per due volte, 2010 e 2012, è stato candidato alle Primarie per la scelta del sindaco del centro sinistra. Pur ottenendo un ampio consenso, è stato sconfitto di misura in entrambe le occasioni, da Giacomo Cozzolino nel 2010 e da Giuseppe Cristofaro nel 2012. E’ ritenuto, al momento, l’uomo di punta del Pd locale non solo per l’ottimo seguito ma anche per la capacità di aggregare e di distinguersi all’interno del consiglio comunale. Una risorsa umana importante che il Pd potrebbe utilizzare anche nei futuri appuntamenti elettorali.

PUBBLICATO 24/09/2014





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