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Ingiustizie

Foto © Acri In Rete
Franco Bifano
Gent.mo Sig. Presidente del Consiglio Comunale, abbiamo atteso speranzosi ma purtroppo  invano, una sua replica ai rilievi mossi sui trasporti nella nota diffusa, qualche tempo fa, attraverso gli organi di stampa dai consiglieri dell’UDC di Acri . Ahimè, replica che non è arrivata. Strano, in altre occasioni le sue risposte sono state  tempestive.  Eppure questa volta l’accusa era proprio precisa: non aver dato seguito, promuovendo un nuovo incontro, ad una riunione da Lei stesso convocata per discutere di trasporto scolastico. Nonostante avesse preso l’impegno di farlo.
L’assunzione di un impegno, da parte di una figura rappresentativa delle Istituzione come la sua, non dovrebbe essere una garanzia? Tuttavia, la mancata replica non è proprio una novità. Infatti, è già successo che siano emerse problematiche sul trasporto scolastico, diffuse anche  mezzo stampa, sulle quali è calato un  silenzio tanto imbarazzante, quanto  sinistro.
Non sarà che toccare certi argomenti mette i brividi?  Di sicuro li mette ai cittadini, almeno a quelli informati, perché consapevoli  che  il conto  di questo servizio ha  gravato e  grava ancora  sulle loro (nostre) spalle. Si tratta, come sa, di  un  bel gruzzolo, non certo di bruscolini!  Per dare solo un idea,   parliamo  di oltre 10 milioni di euro in 11 anni,   di cui 1 milione  addirittura fuori bilancio. Sapere come siano stai spesi, a chi sono andati, a chi andranno questi soldi sarebbe interessante.  Ne vogliamo parlare?  Vogliamo parlare  anche del trasporto alle Terme affidato in trattativa privata, per così dire “in economia” ? (6.000,00 euro).  Oppure  vogliamo dire  qualcosa ancora  sul trasporto scolastico, che per i primi 60 giorni di scuola è stato affidato, sempre in trattativa privata, (per ben 39.600,00 euro) alla stessa Ditta (pensi un po’) del trasporto alle Terme?  Una Ditta che ha sede in San Demetrio Corone  e che  in meno di 90 giorni incassa cosi dal nostro Comune la bellezza 45.600,00 euro! Quasi, quasi converrebbe cambiare residenza. Intanto perché, come abbiamo visto,  si fanno buoni affari con il Comune Acri e poi perche in altri Comuni si pagano meno tasse, visto che  nel nostro le tasse sono salate, anzi salatissime a causa del famigerato dissesto. Magari  potremmo anche discutere del bando di gara per il trasporto scolastico che  obbliga la Ditta aggiudicataria “a riassumere con passaggio  diretto e immediato  il personale della Ditta uscente …..relativo a 24 unità lavorative”.  E i dipendenti dell’altra  Ditta impegnati nello stesso servizio, quelli invece, il lavoro lo possono perdere tranquillamente? È giusto tutto questo?
Sig. Presidente, abbiamo la consapevolezza che Lei certamente è persona perbene,  quindi in nome di che cosa tollera  questo? Non intravede proprio  nessuna ingiustizia?  In fondo però la capisco, in politica, avere la vista lunga in alcune questioni non è detto che faccia bene. Tutt’altro!! Però attenzione, le ingiustizie meritano una riflessione: se quando colpiscono gli altri ci lasciano indifferenti,  capiterà che quando colpiranno noi  ci ritroveremo da soli, impotenti, e  costretti a subire. Essere indifferenti dunque è un pessimo affare! Questa è   una ragione in più perché le ingiustizie non debbano essere tollerate, tanto più se dovessero essere  il frutto di vendette personali.  
A proposito di ingiustizie, mi viene in mente  una  storia  raccontata, se non ricordo male, in un antico manoscritto che parla di un boomerang. Pare, secondo questo testo,  che  chi compie un’ingiustizia,  è come se (per una sorta di incantesimo)  lanciasse un boomerang. Nessuno può sapere quanto andrà  lontano, e né, tantomeno,  può  stabilire quanto grande sarà il cerchio  che il boomerang farà (pare dipenda dalla gravità dell’ingiustizia). E’ certo però che un giorno, inevitabilmente, inesorabilmente il boomerang  ritornerà indietro con tutto il suo  gravoso carico. 
Comunque non è il caso di preoccuparsi, si tratta solo di vecchi racconti senza alcun fondamento, fantasia insomma. E poi, quando mai i manoscritti, sia pure antichi, ci azzeccano? Si può quindi stare tranquilli  Sig. Presidente. Anzi, (per dirla alla Renzi) si può  stare sereni!

PUBBLICATO 19/09/2014





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