COMUNICATO STAMPA Letto 4273  |    Stampa articolo

L’alibi del dissesto

Foto © Acri In Rete
UDC - Sezione Acri
A quanti avevano apprezzato la nota con cui l’amministrazione presentava “l’estate acrese 2014” (vedi comunicato dell’1 agosto  pubblicato su Acri In Rete).
A quanti si erano quasi commossi leggendo le parole conclusive della stessa nota con cui si augurava una felice estate ai cittadini acresi nella speranza di vedere allietate le serate estive e fare dimenticare il periodo critico che Acri sta vivendo.
Diciamo: “E’ stato tutto un bluff”!
Gli attuali amministratori sono ritornati in sé! Sono ritornati alla carica!
Invece di preoccuparsi della loro fallimentare estate, si preoccupano sempre di un senatore acrese, dei precedenti amministratori e delle precedenti manifestazioni estive, che nulla hanno a che vedere con quanto sta succedendo in queste settimane.
L’attuale amministrazione ha annunciato un cartellone per l’estate acrese 2014, inserendo nello stesso molti eventi che nulla hanno a che fare con la loro programmazione (vedi Festa Foresta, Festa Chimento, Festa Montagnola, Estate Aspa, Motoraduno, Festa Croce Rossa, Primo Memorial Giuseppe Reale, International Campus Festival), ha affidato la gestione di questi eventi ad un organizzatore che ha partecipato ad un avviso e nessuno ha sindacato sulla qualità del cartellone né sulle capacità organizzative dello stesso, ed ora che si assiste ad un continuo cambio di programma, ad un anticipo e posticipo degli eventi, all’annullamento di tre eventi importanti (vedi cabaret, teatro, cinema) la colpa di chi è? Della precedente amministrazione e del dissesto!!!
Il dissesto si è trasformato in un alibi per giustificare il fallimento dell’attuale amministrazione.
E non bastano le sollecitazioni che al sindaco provengono dai suoi stessi consiglieri, che avanzano lamentele verso diversi componenti della giunta, che elogiano il sindaco ma chiedono un rimpasto della squadra, in modo da avere una giunta più incisiva e laboriosa, che lavori con lo stesso impegno profuso dal sindaco (vedi interventi dei consiglieri Luigi Cavallotti, Natale Viteritti e Natale Bruno all’ultimo consiglio comunale), perché la colpa del loro fallimento è sempre e solo del dissesto e dei debiti lasciati dai precedenti amministratori.
Debiti che come più volte precisato, non sono solo dell’amministrazione Trematerra/Maiorano come qualcuno si ostina a scrivere ma che derivano da diverse gestioni; si puntualizza sempre che i debiti sono degli ultimi tre anni, perché non si scrive invece di quanti debiti la giunta Trematerra/Maiorano ha pagato nel 2010, 2011 e 2012, relativi alle precedenti gestioni compreso il   2000? ovviamente questo non conviene scriverlo, conviene solo parlare dei debiti lasciati dal senatore.
Il dissesto è un alibi perfetto!
Il dissesto giustifica l’attacco alla Fondazione Padula ed al suo presidente Giuseppe Cristofaro, al Maca ed a Silvio Vigliaturo; giustifica il fatto che in un anno non è stato organizzato un convegno degno di nota, senza sperpero di denaro pubblico ovviamente per come era stato annunciato! di convegni nemmeno l’ombra, né con soldi né senza soldi!
In un anno al Museo nessuna mostra, né di artisti internazionali, né nazionali, né regionali, né acresi, tranne ovviamente quella inaugurata a luglio grazie all’impegno del maestro Vigliaturo, e non certo grazie agli amministratori attuali, che si sono interessati del Museo “non da subito” come detto ma dopo più di un anno.
Il dissesto giustifica l’assenza degli assessori agli eventi, assenza che non passa certo inosservata ai cittadini. Il dissesto giustifica la mancanza di risposte ai cittadini in merito a questioni che nulla hanno a che fare con i soldi, perché non comportano nessun impegno finanziario per il Comune.
Ebbene sì, i cittadini devono sapere che da un anno a questa parte ad Acri è stata ristabilita la legalità!
E’ legale il fatto che alcune strade si possono chiudere ed altre no; è legale che alcuni eventi non si possono fare perché rovinerebbero i prati delle villette comunali mentre altri si possono fare tranquillamente; è consentito organizzare eventi a pagamento in residenze private con annessa piscina in barba ai tanti locali che pagano Iva, Inps, Inail e tante e tante altre tasse ed imposte, e che invece devono rispettare orari di apertura e chiusura, non possono somministrare alcolici dopo una certa ora e soprattutto devono abbassare il volume della musica per evitare eventuali multe; è consentito posizionare fuori dai locali tavolini, sedie ed ombrelloni senza tener conto del restringimento della carreggiata, senza tener conto dell’occupazione di parcheggi, senza tener conto della chiusura di cancelli di scuole e soprattutto senza tener conto dei pedoni e della loro sicurezza ed incolumità.
Tutto questo è consentito nel paese di “Tamarrilandia” così come è stato definito Acri da un nostro concittadino che giustamente così scriveva alla luci dell’alba di una nottata passata in bianco ad ascoltare la musica assordante che si diffondeva in tutto il paese grazie “agli eroi della notte”.
Questo è il paese dove alla prima occasione si tirano fuori accuse e frecciate che non c’entrano nulla con il fallimento dell’attuale estate acrese.
Una precisazione è d’obbligo: Milly Carlucci non ha ricevuto nessun cachè ed è stata ospite di quel senatore che ogni volta si tira in ballo per giustificare le proprie defiance.
Cari amministratori, invece di fare comunicati stampa che ci offendono perché contengono termini al limite della decenza e della sopportazione per chi legge (vedi su vocabolario Treccani significato del termine “paraculaggine”) occupatevi dei pochi eventi che siete stati in grado di programmare per quest’estate, vigilate sull’operato dell’organizzatore a cui avete affidato la gestione del cartellone 2014, preoccupatevi di capire perché alcuni eventi sono stati sospesi. E soprattutto non prendetevi meriti che non vi competono!
La Notte Bianca di quest’anno non è stata affatto la più affollata di tutte le precedenti, c’era sì tanta gente, ma forse gli altri anni eravate fuori paese, perché le Notti Bianche organizzate da entrambe le due precedenti amministrazioni, erano molto più affollate di quella di quest’anno, e tra l’altro il successo maggiore in termini musicali non è certo da ascrivere all’amministrazione, ma ai tanti commercianti che hanno pagato di tasca propria i musicisti che si sono esibiti.
Inoltre il successo della II edizione del Festival dei Cinque Continenti svoltosi nel centro storico non è farina del vostro sacco, ma è tutto da attribuire all’AIPA ed alle nove associazioni che ne fanno parte, è merito di soci ed associati che lavorano tutto l’anno per organizzare eventi che sono una ricchezza ed un vanto per la nostra Città e che meritano rispetto ed il giusto riconoscimento, che chiedono al Comune il patrocinio ma che non hanno certo bisogno di idee, e che il Comune avrebbe potuto utilizzare per fare una programmazione di livello e non certo ostacolare come spesso ha fatto in quest’ultimo anno.   
Invece di tirare in ballo sempre i debiti ed il dissesto preoccupatevi del vostro fallimento, delle vostre serate (vedi presenze serata anni 60/70 a Piazza San Domenico), preoccupatevi delle vostre stelle, della vostra solidarietà, del vostro cinema, della vostra musica e dei vostri sapori, preoccupatevi di amministrare una Città se ne siete capaci.

PUBBLICATO 25/08/2014





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