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Questione CUP. L'amministrazione comunale minaccia di rivolgersi all'autorità giudiziaria

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
“Se la situazione non si risolve in pochi giorni, saremo costretti a rivolgerci all’autorità giudiziaria.”Questa volta l’Amministrazione comunale sembra avere perso la pazienza e sarebbe orientata a mettere in atto azioni estreme e dirompenti pur di vedersi risolvere il problema.
La questione è quella relativa al Cup, centro unico di prenotazioni sanitarie. Il sindaco Tenuta e l’assessore alla sanità, Benvenuto hanno preso carta e penna ed hanno inviato una lettera, non certo morbida, al direttore generale dell’Asp, Gianfranco Scarpelli .
“L’amministrazione comunale – si legge nella missiva – chiede alla S.V. per l’ennesima volta la soluzione urgente e definitiva della penosa vicenda che interessa il Cup di Acri centro, Serricella e San Giacomo che tantissimi disagi sta creando ai cittadini soprattutto ad ammalati, disabili, anziani. Quasi quotidianamente – si legge ancora – presso la casa comunale si recano utenti esasperati per un problema annoso e per il quale l’Asp non riesce a trovare una soluzione nonostante le tante richieste.”
I disagi del Cup di Acri centro sono iniziati, anzi peggiorati, quando sono stati chiusi, per mancanza di personale, quelli di Serricella e San Giacomo, due grosse frazioni poste a sud ed a nord del centro abitato che servivano almeno mille residenti. Quello centrale di via Viola, quindi, è letteralmente preso d’assalto da centinaia di utenti, aumentati in questi giorni di agosto.
Chi si reca al punto di Acri centro, e molti lo fanno anche di buon mattino, è costretto a fare lunghissime ore di attesa e spesso senza riuscire nell’intento visto che alle 12 l’ufficio chiude e chi è in possesso del numero elimina code è costretto a ritornare il giorno dopo.
Carenza di personale, pc lenti, ricette contenenti anche otto prestazioni, sono tra le cause dei disagi. Non sono mancati le aggressioni verbali tra dipendenti e utenti e spesso è stato chiesto l’intervento dei carabinieri.
Insomma una situazione non più tollerabile ed a cui l’Asp, sebbene le continue rimostranze di cittadini e forze politiche, non è riuscita ancora porre rimedio.

PUBBLICATO 23/08/2014





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