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Aspettando l'estate acrese

Foto © Acri In Rete
Marcello Perri
L'argomento che tiene banco da giorni è l'estate acrese e tutti i suoi meravigliosi appuntamenti che l'hanno caratterizzata e che hanno fatto sì che le nostre piazze si popolassero!
Leggere l'articolo a firma dell'amministrazione comunale, " Bugie vitali per certe esistenze", è veramente qualcosa di triste.
E' triste leggere di un'amministrazione che, viste le mille problematiche che interessano la nostra comunità, perde tempo nel tentativo di risolvere divergenze personali con questo o quel politico, con l'articolista di turno, o peggio ancora con il cittadino che esprime il suo pensiero.
Tutto questo a noi cittadini non interessa, le questioni personali si dovrebbero risolvere in altra sede.
Ogni amministrazione, da qualche anno ormai, punta tutto sulla notte bianca prendendosi meriti che non ha, perché, nonostante le tante difficoltà, ad organizzare i diversi eventi sono sempre i privati. In merito a questo, tengo a precisare, in quanto interessato personalmente, che i CHOREARUM non hanno mai avuto il piacere di essere contattati dai nostri amministratori.
Il merito va quindi a quei privati che puntualmente ci chiamano, non di certo ai nostri assessori.
Un conto è pubblicizzare per mezzo di un cartellone l'evento, un conto è appropriarsene ingiustamente.
Per l'ennesima volta si cerca poi di sdrammatizzare i propri errori ricordando quelli degli altri. Se a questo si aggiunge poi una riproduzione inesatta e forzata dei fatti, il risultato è davvero pessimo. Essendo anche qui direttamente interessato, vorrei solo precisare che non è propriamente corretto definire Mimmo Epifani un allievo di Bennato, senza dilungarmi sul mio disappunto per aver letto la nota negativa in merito a tale evento.
In un periodo così difficile, dove le casse dei comuni sono sempre più vuote, la nostra amministrazione ha fatto uno sforzo racimolando una cifra non proprio trascurabile, per organizzare la famosa estate acrese. In molti ancora si chiedono quando avrà inizio.
Bisogna necessariamente affidare questo compito ad un privato per non organizzare nulla?
Non poteva essere l'assessore ad occuparsi di una semplice notte bianca? E se invece questi soldi, dati al giovane manager senza scaltrezza e paraculaggine, fossero stati investiti per riprendere il Festival Jazz Manouche, il Peperoncino Jazz Festival o ancora il Festival di musica popolare "TarantAcri"? Perché non dare più spazio (non a pagamento) alle associazioni presenti sul territorio invece di scegliere il giovane manager senza scaltrezza e paraculaggine?
Rimango nel dubbio aspettando di sapere quando potrò assistere allo spettacolo di Benedicta Boccoli e Claudio Botosso, alla notte del cinema con Tony Sperandeo, o assistere allo spettacolo Battaglia e Miseferi.

PUBBLICATO 22/08/2014





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