Ho letto delle polemiche nate relative al Palio dei Ciucci che ogni anno si teneva nella nostra cittadina con un po' di sorpresa. Il signor Rizzo ci ha dichiarati ingiustamente arretrati, chiusi, ma è stato clemente, nonostante la minaccia di denuncia alla magistratura, con le varie classi dirigenti perché si è dimenticato di dire che sono e sono stati abbastanza presuntuosi. Proprio per la presunzione, il sig. Rizzo ha colpito e affondato. La presunzione secondo me appare dall'organizzare senza le varie autorizzazioni la manifestazione.
Non un certificato, nessuno dell'ASL che verificasse le condizioni favorevoli per gli asinelli. Il tutto era affidato (all'amore) che ognuno aveva per il proprio animale. Il sig. Rizzo penso si occuperà anche delle altre manifestazioni assurde che vedono torturare gli animali ma se su Acri è riuscito ad intervenire è a mio avviso per la mancanza non solo della dignità degli asinelli ma bensì sulla mancanza della legalità burocratica. Non fraintendetemi la legalità di manifestazioni che vedono protagonisti gli animali a mio avviso non è valida ma almeno calma gli animi di chi può essere preoccupato per il rispetto di queste creature. Chi ha "Acri nel cuore" non deve organizzare forme di contentino per gli acresi! Una manifestazione, una notte per far rivivere un borgo, non basta. Ben vengano le distrazioni ma per favore non accontentiamoci!
Le luci su Padia si spengono presto, non una bottega artigianale invita i cittadini a recarsi verso la bellezza trascurata tanto cantata dal poeta Curto, nessuna affluenza di massa alle manifestazioni per far continuare a vivere la scuola elementare che mette allegria in un rione antico con le sole risate degli scolari. In quanto agli asinelli se così continueremo ci ritorneremo forse malvolentieri in groppa. Le tasse dei cittadini acresi non sono paragonabili a nessuno e se tanto mi da tanto decideremo di servircene come nei più nobili intenti dei nostri antenati per andare a prendere l'acqua dalle fonti visto che le nostre tasche piangono. Per quanto riguarda gli asinelli sono felice che quest'anno saranno sottratti alla curiosità di mamme e bambini che urlano "quann'è biellu!" o anche "cum'è ciuatu!" perché io ogni giorno che mi accontento di avere una cittadina scarna di decoro per le strade, scarna di qualsiasi comodità per i servizi datoci, vado a pagare le tasse come un asinello. Un asinello ubbidiente che malgrado la fatica e le condizioni va a fare il suo dovere. Che dite? Alzeremo un po' la testa?
Per carità pagare le tasse ci fa vivere nella legalità che indichiamo ai nostri figli, ma la nostra dignità?
Basterà una manciata di fieno o aspettiamo fiduciosi un sig. Rizzo? Secondo me non c'è bisogno del paladino di turno ma che ognuno rivendichi il rispetto per se stesso e per tutto ciò che lo circonda. In fondo ci bastava una piazza piena di asinelli per farci scordare per un giorno i randagi affamati e le loro carcasse guardate con senso di liberazione. E' questa la nostra dignità? Da qualcosa qualcuno ha cominciato, ma era la persona sbagliata perché pur avendo ragione e nobili intenti ha generalizzato sull'insensibilità e la sensibilità di tutti e di nessuno, ma ci siamo fermati. Un passo indietro non significa che non sia uno in avanti, così mi auguro, così spero.