Nel comune di Acri, tra le tante frazioni, ce n'è una: Farnarossa, raggiungibile da Chimento o da San Giacomo.
Un’insegna di cartone, fatta da qualche volenteroso, ci informa che siamo arrivati  a Farnarossa; a destare l'attenzione non è tanto quella scritta, che nessun addetto ai lavori si è mai preoccupato di cambiare, quanto il panorama che ci si trova davanti: degrado, abbandono ed incuria.
Manto stradale quasi inesistente, buche, avvallamenti e crateri riempiti di terriccio e sistemati alla meno peggio dagli stessi abitanti del luogo per salvaguardare le proprie auto. Di notte il transito della strada è ancora più pericoloso perché  manca l’illuminazione pubblica, iniziata e mai portata a compimento e, dulcis in fundo, la zona è anche priva di rete fognaria.
Le promesse elettorali del Sindaco Tenuta per rimediare alla condizione di degrado della contrada  Farnarossa sono sprofondate in una delle tante voragini che  la strada principale della contrada presenta. Zona però, non dimenticata  durante la campagna elettorale, anzi frequentata assiduamente dagli amministratori attuali, con promesse di grandi cambiamenti.
La popolazione è furiosa e non a torto!
I cittadini non accettano più scuse, come la mancanza di risorse finanziarie, perché gli amministratori quando si sono proposti alla guida del paese conoscevano benissimo il critico quadro economico, ma questo non gli ha impedito di regalare promesse in campagna elettorale, immediatamente evaporate dopo l'occupazione delle poltrone.
Il Sindaco Tenuta deve dare risposte  a questo disagio e come è intervenuto su altre zone  si occupi anche di Farnarossa.  Tutto il territorio comunale  è degno di attenzione,  sia esso centro che periferia,  e oggi più che mai,  la periferia ha assunto un ruolo centrale,  non solo dal punto di vista architettonico  ma anche dal punto di vista sociale e culturale. La frazione di Farnarossa, in particolare, è  incastonata all’interno di un anfiteatro naturale dal quale si può ammirare un panorama mozzafiato: qui albergano  natura e storia e chi vi abita non vuole scappare perché desidera dare dignità e memoria ai propri familiari,  nonni e bisnonni che qui hanno trovato sostentamento e affetti.
Le foto che seguono sono più eloquenti delle parole...