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SCSD Calcio Acri, Pascuzzo: ”sono a Disposizione, resto in attesa”

Foto © Acri In Rete
Marcello Gencarelli
Mentre la società è alle prese con l’allestimento del nuovo gruppo dirigenziale e con la trasformazione da ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica) a SCSD (Società Cooperativa Sportiva Dilettantistica) per quanto riguarda la squadra, se da una parte sembra sicura la conferma di buona parte del gruppo della scorsa stagione (tipo Gallo, Provenzano, Di Iuri, Sposato, Scarlato, Mancino, Cavatorti) dall’altra, rimane da sciogliere il nodo relativo alla conferma o meno del tecnico Pascuzzo.
Nei giorni scorsi, il presidente pro tempore Angelo Ferraro sull’argomento è stato chiaro: «Appena costituita, sarà la nuova dirigenza a decidere sulla conferma o meno di Mario Pascuzzo ».
Per Pascuzzo, partito la scorsa stagione come vice di Perrelli e passato poi alla guida dopo le dimissioni del tecnico cosentino, ci sono tutte le buone intenzioni per rimanere e continuare il buon  lavoro iniziato nella scorsa stagione. Del resto, il tecnico acrese, a fine stagione è risultato tra i migliori del campionato, piazzandosi al quarto posto nella classifica del portale Stadioradio.
« Mi sono messo a disposizione della società – ha commentato Mario Pascuzzo, raggiunto al telefono – per ora rimango in attesa di una loro decisione. Mi farebbe piacere poter rimanere e continuare il percorso già intrapreso nella scorsa stagione ».
Confermando buona parte del gruppo del campionato scorso e con l’innesto di qualche elemento di spessore, l’acri potrebbe allestire quest’anno una squadra ambiziosa.
 «Non so quali sono gli obiettivi, certo si dovrà lavorare per migliorare le posizioni ed i punti degli ultimi due campionati. Dopo la retrocessione dalla serie d, l’Acri ha collezionato 43 punti l’anno scorso e 44 due anni fa. Ecco,  bisogna capire quali sono stati i limiti ».
Per Pascuzzo, bisogna partire dai giovani e dalla programmazione.
«La prima cosa da fare è programmare, bisogna darsi una buona organizzazione e basare tutto sulla valorizzazione dei giovani. Bisogna credere sui nostri ragazzi, dobbiamo avere il coraggio di dar loro fiducia. Purtroppo, se guadiamo il passato recente, i risultati non sono un gran che, segno evidente di un settore giovanile spesso abbandonato ed a volte anche bistrattato».

PUBBLICATO 14/07/2014





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