NEWS Letto 3853  |    Stampa articolo

Disagi al CUP, odissea per prenotare le analisi

Foto © Acri In Rete
Piero Cirino
Da giorni prenotare le analisi di laboratorio al Cup di Acri è un’esperienza disumana.
C’è gente che si presenta davanti agli uffici chiusi nelle ore antelucane per poter ricevere sulla impegnativa l’agognato timbro.
In molti, dopo aver trascorso ore in attesa, sono costretti a tornarsene a casa perché il turno di apertura degli uffici è finito. Quindi l’odissea riprende il giorno dopo.
Questa è una situazione che si ripete periodicamente ed è determinata, anche in questa circostanza, dalla chiusura delle sedi periferiche del Cup a Là Mucone e San Giacomo, e da quella che era ubicata nei locali ex Saub, che ospitano anche il distretto sanitario.
Il problema è la carenza di personale, finora mascherata grazie all’apporto di Calabria Verde e prima ancora della comunità montana “Destra –Crati – Sila Greca”.
Nei mesi scorsi si era creata l’illusione che i disagi potessero d’incanto sparire grazie alla convenzione con le farmacie del territorio.
Il servizio di prenotazione è attivo, in realtà, solo per le visite specialistiche, per le analisi bisogna recarsi al famigerato Cup.
Anche ieri si sono registrati momenti di tensione, con cittadini esasperati e, complice il caldo e i disagi, sono volate parole grosse all’indirizzo di impiegati e responsabili.
Nelle scorse settimane si era ipotizzata l’apertura di uno sportello all’interno dell’ospedale, ma fino a ieri non se n’è fatto nulla e nulla fanno sapere dalla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale.
I problemi al Cup non fanno che esacerbare ulteriormente quelli legati ai servizi sanitari sul territorio, con l’ospedale che continua a rimanere nell’occhio del ciclone.
Non passa giorno che le cronache non registrino l’ennesima protesta per una struttura dalle grandi potenzialità, spesso espresse negli scorsi anni, ma che da tempo viaggia a regime limitato.
Non più tardi di mercoledì scorso era stato il sindaco Nicola Tenuta, in un incontro con gli operatori sanitari, ad alzare la voce e annunciare gesti eclatanti se qualcosa all’ospedale non cambia.
La sensazione diffusa tra i cittadini è che stare bene diventi un imperativo categorico, poiché star male è un lusso che nessuno da queste parti può più permettersi.

PUBBLICATO 07/07/2014





Ultime Notizie

OPINIONE  |  LETTO 5421  
La voce del silenzio
Sono d’accordo con chi pensa che la questione ospedale sia diventata ormai  una  sorta di scommessa. Capirne le dinamiche è complicato. Le cose vanno come in questi giorni va il traffico nelle g ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 6291  
Scomparso Lorenzo Sammarro. Il ricordo del sindaco Tenuta
Dopo una lunga malattia, è scomparso, a Bologna, Lorenzo Sammarro, medico cardiologo ma anche sindaco della città sul finire degli anni ’80 ed esponente di spicco dell’allora Democrazia Cristiana. I f ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5751  
Acri, un'"Aministrazione" a prova di palo in fronte
“Il prossimo dovrà essere l’anno della svolta, per il Comune e per la città intera“, così il sindaco di Acri, Nicola Tenuta, ai suoi cittadini in occasione delle feste natalizie. Ed i risultati si son ...
Leggi tutto

NEWS  |  LETTO 4474  
Il bruzio di Padula in ciascuno di noi. Il prossimo 3 gennaio proiezione
“La penna di Bruzio”, il film documentario su Vincenzo Padula, sarà proiettato il prossimo 3 gennaio alle ore 20.30 nel Palazzo Sanseverino – Falcone.  Ne danno notizia le associazioni “Stato delle pe ...
Leggi tutto

OPINIONE  |  LETTO 5190  
Calabria che fu
Dopo aver letto l'articolo di Francesco Spina sul vergognoso e quartomondista disservizio del compromesso ospedale acrese non posso ribadire quanta vergogna ho (ancora una volta) per essermi ritrovato ...
Leggi tutto