Una delle più grandi manifestazioni che la Calabria ricordi: l'arrivo di Papa Francesco nella Diocesi di Cassano allo Jonio. Un evento straordinario che è andato ben oltre ogni previsione e che ha portato oltre 250.000 pellegrini nella Piana di Sibari. L'organizzazione è stata molto impegnativa ed ha richiesto un lungo lavoro preparatorio che ha coinvolto le amministrazioni pubbliche locali, la protezione civile, le forze dell'ordine e le associazioni di volontariato.
La Croce Rossa è stata tra le prime associazioni che hanno partecipato alla gestione dell'evento sia in fase organizzativa che operativa. Sono stati 140  i Volontari CRI provenienti da tutti i Comitati calabresi che si sono adoperati per assicurare servizi assistenziali e sanitari. 
La giornata è iniziata alle ore 4:00 con il ritrovo e la partenza per l'area dove era prevista la messa del Santo Padre. Terminata alle ore 8:00 la preparazione logistica delle postazioni, i Volontari si sono subito messi all'opera in previsione dell'arrivo dei primi fedeli. Per tutto il tempo la Croce Rossa ha fornito assistenza e servizi sanitari in coordinamento con il 118. L'elevata temperatura ha provocato dei malori tra i pellegrini e molti sono stati gli interventi di soccorso: solo la sala operativa della CRI ne ha registrato oltre 100 di cui 70 hanno necessitato di un intervento presso il posto medico.
“Una fantastica manifestazione – afferma Giuseppe Capalbo, Presidente del Comitato Locale CRI di Acri – che è andata oltre ogni aspettativa. Molti fedeli sono arrivati nella Piana di Sibari e la macchina organizzativa è riuscita a soddisfare tutte le esigenze. Come Croce Rossa siamo già pronti ad affrontare questo tipo di situazioni dal momento che, ormai da anni, abbiamo fatto esperienza in tutti i grandi eventi di massa sul territorio italiano.”
I Volontari raccontano di un'esperienza faticosa ma di grande intensità che ha tramesso delle emozioni indescrivibili. In particolare, alcuni di essi dichiarano di aver rivissuto delle sensazioni simili a quelle provate durante il servizio svolto a Roma per il Giubileo del 2000.
Papa Francesco ha trasmesso una grande spiritualità e una profonda fede. La sua visita iniziata al carcere di Castrovillari, ha seguito un iter ben preciso – vicino ai più deboli – per concludersi in un bagno di folla durante la messa. Le sue parole costituiscono un segnale importante per una terra che ha bisogno di credere nei suoi figli e sicuramente segneranno il futuro della gente di Calabria.