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Ridotte le prestazioni di Ginecologia. E’ allarme

Foto © Acri In Rete
Piero Cirino
Si addensano pesanti interrogativi intorno al futuro dell’ospedale civile “Beato Angelo”. Solo sulla carta continua a fregiarsi dell’etichetta di Spoke, in realtà è una sorta di Pronto Soccorso allargato.
Con l’imminente riorganizzazione della rete ospedaliera sul territorio è certo che riacquisirà lo status di “Ospedale di montagna”, con tutto ciò che ne consegue.
Quello di Acri non è mai stato ospedale Spoke, con funzioni da distribuire con Castrovillari, che questa soluzione l’ha sempre avversata.
Mentre da più parti si chiedeva che questa disposizione fosse riempita di contenuti, nei confronti dell’ospedale civile di Acri è stata praticata la politica del carciofo, con le foglie che quotidianamente diminuiscono di numero.
Emblematica è la vicenda dell’ambulatorio di Ginecologia, che dopo la chiusura del Punto nascita, autentico fiore all’occhiello della struttura, doveva accompagnare, di concerto con il Consultorio, le gestanti al parto, oltre che occuparsi di tutte le patologie ginecologiche.
Oggi l’attività ambulatoriale è ridotta a tre giorni alla settimana: martedì, giovedì e sabato. Prima tutti i giorni, dalle ore 8:00 alle 20:00.
Questo significa, in termini pratici, che qualora ci fosse la necessità di una visita ginecologica nei giorni dispari, la malcapitata dovrebbe rivolgersi altrove perché nell’ambulatorio non troverà nessuno.
Inoltre non sono più possibili le consulenze al Pronto Soccorso, così come sono stati eliminati gli screening per le malattie tumorali dell’apparato genitale femminile, che prima garantiva il Consultorio.
A proposito di quest’ultimo, con la chiusura del Punto nascita sarebbe dovuto essere potenziato, con il “percorso nascita”. Questo non è mai partito e oggi il Consultorio non c’è più.
In realtà, con due ginecologi, spazi idonei e strumenti all’avanguardia, l’attività, praticamente a costo zero, svolta finora dal Consultorio, che è territoriale, potrebbe essere espletata all’interno della struttura ospedaliera.
Queste dinamiche non sono certo sfuggite agli amministratori, che nei giorni scorsi hanno incontrato il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale Gianfranco Scarpelli. Per l’occasione, era presente anche il Direttore Sanitario, Dott. Salvatore De Paola.
Scarpelli ha garantito al sindaco Nicola Tenuta che nelle prossime settimane, in pratica a partire dall’inizio del prossimo mese, tutto tornerà come prima, con l’ambulatorio che tornerà a funzionare da lunedì a sabato nelle ore diurne.
Per il momento deve bastare, ma le preoccupazioni sul futuro dell’ospedale rimangono, al di là del possibile ripristino delle prestazioni a Ginecologia.


PUBBLICATO 19/06/2014





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