Da quando non ci sei più mi stanno tornando in mente tanti dei bei momenti trascorsi insieme.
Ricordo con nostalgia un luglio di tanti anni fa, quando durante una serata fresca, sul balcone di casa tua focalizzammo l'attenzione sui grandi temi di attualità in vista della temuta maturità e poi il giorno della mia laurea in giurisprudenza, così fiero del fatto che avessi seguito le tue orme. Le innumerevoli volte in cui non perdevi occasione per dire con orgoglio, anche a chi già lo sapesse: "l'ho battezzata io!" o semplicemente quando passavi a prendermi per fare un giro in macchina e chiacchierare del quotidiano, dei progetti che avevi in mente. Sei stato un uomo fine, elegante, colto, una mente fertile, una buona penna, sempre immerso nella lettura e nel sapere, un esempio per me. Subito dopo aver realizzato, in maniera più lucida, cosa fosse realmente accaduto ho sentito il desiderio di scrivere, come per fermare i ricordi importanti, ma mi sono subito resa conto che rimarranno per sempre allocati nella memoria, tra quelli più autentici.
Se è vero che il padrino di battesimo influenza un po' l'indole del bambino e come un angelo custode ne guida il cammino di vita, posso ritenermi fortunata, ho avuto accanto una persona straordinaria che ha saputo farmi comprendere, attraverso i suoi preziosi consigli e i suoi insegnamenti di vita, quanto sia fondamentale studiare, informarsi, non dare mai nulla per scontato, fare leva principalmente su se stessi.
Mi mancherà la tua telefonata di auguri per il mio compleanno, la prima del mattino e persino quella nel giorno del mio onomastico, eri l'unico che ancora lo faceva. Ti voglio bene, "zio" Nicola Conforti.