Ho avuto il piacere venerdì scorso di essere invitata ad una splendida festa, un compleanno speciale: quello di un amico; un amico di tutti! Ma l’amicizia più grande e l’affetto più autentico ed emozionante sono stati dimostrati al festeggiato dagli abitanti di San Giacomo. E’ doveroso e oltremodo bello rendere onore alla nobile opera dei Sangiacomesi che hanno reso omaggio a questo sfortunato e istrionico amico, organizzando per lui la più affettuosa e la più bella delle feste.
Bambini, giovani, mamme e nonni hanno riempito la sala del San Francesco non solo di doni ma di sincera presenza, di bontà autentica: Principe per una notte Gennarino! Tra portate squisite di pesce e carne, musica, dolci di ogni genere, fiori e fuochi artificiali degni di un nostrano Briatore!!
E’ davvero raro incontrare di questi tempi gesti colmi di tale autenticità: non tanto e non solo per quanto offerto in quella serata, ma soprattutto per la spontaneità, la riservatezza e la continuità. Non si ferma infatti alla festa, la generosità del paese di San Giacomo, Gennaro è adottato da tutti. Mi è rimasta impressa la frase di un invitato : “A Gennarino non servono soldi”!  E’ questo il senso vero dell’essere vicini, accanto agli altri. Si chiama vicinanza di cuore. Troppo spesso la vicinanza è semplicemente geografica: abitanti dello stesso comune, della stessa strada, vicini di casa, vicini di banco, ma Lontani di cuore!
Calici levati dunque, prosit, ad ogni gesto che ci fa degni di chiamarci uomini.