Tornano sul piede di guerra i lavoratori dell'Azienda Zanfini Autoservizi dichiarando lo stato di agitazione . Le ragioni della protesta ancora una volta la mancata corresponsione del salario. Nei giorni scorsi i lavoratori, a seguito di una riunione nei locali della camera del lavoro di Acri hanno informato la società Zanfini che "per le oggettive e alquanto critiche condizioni economiche in cui si sono venuti a trovare, imposte dalla mancata corresponsione del salario maturato, da qua a qualche giorno non saranno più nelle possibilità neanche di raggiungere il posto di lavoro".
Una situazione non più sostenibile ha aggiunto il segretario della Filt-Cgil di Cosenza , Giovanni Angotti "in quanto il salario rappresenta per i lavoratori l'unica fonte di reddito e di sostentamento delle proprie famiglie; le loro condizioni sono al limite della sopravvivenza, con le conseguenti ripercussioni di carattere psico-fisiche che derivano da tale drammatica vicenda, che rischia di compromettere seriamente la sicurezza dei viaggiatori , ma anche la loro stessa".
Quindi il segretario Angotti nella missiva indirizzata tra gli altri al prefetto di Cosenza, al dipartimento dei trasporti della Regione, alla direzione aziendale Zanfini Autoservizi e al sindaco di Acri ha precisato come "da più tempo con formali note inviate alla direzione dell'Azienda Zanfini Autoservizi, ho denunciato la problematica relativa ai persistenti ritardi di pagamento degli stipendi di questi lavoratori in questa azienda, ma ad oggi nessuno è mai intervenuto per cercare di sanare tale e non più ammissibile situazione. A tutt'oggi vogliamo ricordare -prosegue la missiva - che l'azienda non ha provveduto a corrispondere ai lavoratori le mensilità di dicembre 2013, gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2014. Pertanto si proclama lo stato di agitazione di tutto il personale dell'azienda" .