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Patrocinio del Comune alle manifestazioni estive o si rischia una stagione vuota

Foto © Acri In Rete
Piero Cirino
La delibera di giunta n.152 del 19 novembre scorso stabilisce le tariffe per l’utilizzo di beni mobili e immobili comunali.
Fa seguito a una delibera del consiglio comunale del 30-09-2008, “con la quale si approvava il regolamento comunale disciplinante la concessione in uso di immobili comunali e beni mobili”.
L’utilizzo dell’Anfiteatro comunale costa 500 euro; Palazzo Sanseverino-Falcone, Sala delle Colonne o sala consiliare, 250 euro; Sala Polivalente (Cinema), 250 euro; montaggio, smontaggio e trasporto di palchi e pedane, 5 euro al metro quadro; sedie, 0,60 euro cadauna; ville e piazze, 400 euro.
Esenti i partiti politici e non si paga per iniziative che abbiano il patrocinio del Comune.
Con l’estate alle porte, il problema si pone. Infatti, per effetto della sofferenza delle casse comunali, negli ultimi anni sono state le iniziative spontanee, cui il Comune ha fornito un semplice patrocinio, a riempire strade e piazze durante l’estate.
A questo punto, delle due, l’una: o il Comune fornisce a tutte le manifestazioni che non abbiano finalità di lucro il suo patrocinio, sgravandole quindi del costo dell’utilizzo degli spazi, oppure l’ente dovrà finanziare direttamente tutte le iniziative dell’estate.
Con l’incombere del dissesto finanziario gli spazi di manovra si presentavano assai angusti, ma ora lo scenario si modifica sensibilmente.
Che il Comune non sia più in dissesto non significa aver cancellato magicamente la pesante massa debitoria di cui soffre, ma un margine di scelta tra le pieghe di un bilancio asfittico comunque c’è.
Fine giugno è tradizionalmente il periodo dedicato ai saggi di danza, che da qualche anno si tengono nell’Anfiteatro comunale.
Finora la concessione dell’utilizzo è stata pressoché gratuita, ma quest’anno, stando alle tariffe stabilite dal Comune, ogni scuola dovrebbe pagare mille euro.
Per tutte è una cifra insostenibile, dovendola mettere insieme a quelle dell’allestimento dello spettacolo e al contratto con l’Enel per la fornitura dell’energia elettrica.
Il risultato è che qualcuna, nell’incertezza, ha già deciso di andare altrove, altre stanno pensando a una soluzione alternativa all’Anfiteatro.
In tutti i casi, si perderebbero dieci giorni di spettacoli nella struttura pubblica per eccellenza della stagione estiva. Affinché ciò non avvenga, il Comune dovrà far presto a concedere a ognuna delle scuole il proprio patrocinio.

PUBBLICATO 26/05/2014





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