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Un’altra idea per il Maca

Foto © Acri In Rete
Luigi Algieri
A proposito degli inviti dell'Assessora alla Cultura di Acri. Assessora capace di definire "tetro" un luogo talmente luminoso, trasparente come il MACA. Senza averlo visitato...
Ebbene, penso che eventuali miglioramenti del MACA, proposti da coloro che solleticati ne sono interessati, dovrebbero, innanzitutto, essere approvati da Silvio Vigliaturo. Perché? Credo che se non se ne occupa lui, del MACA, come ha fatto e molto bene finora, finirà tutto nella solita zumpunia doc. O altra parola del genere. Da scegliere come meglio pare e piace ma sempre in questo solito bel registro. Da parte mia, una lunga esperienza non me ne fa dubitare. Gelosie tra artisti locali, a dire basta. Etc. A meno che li si autorizzi, tutti, a munirsi di chiodi e martelli per poter andar lì, nel MACA, ad appender quadri. I loro. Parlo degli artisti, di Acri, Bisignano e Luzzi, diciamo indigeni, e d’altrove. Ma non vedo perché qualcuno che non lo sia (artista) non potrebbe fare altrettanto. Io, ad esempio, un paio di miei disegnini ce li ho. Vengo lì, metto due chiodini tap tap su uno dei muri del Salone dei Consiglieri, e op, li appendo. Scherzi a parte, ne potrei aggiungere di più serie ma va be' va. Ho una certa fiducia in chi ci riflette.
Se si arricchisce sempre di più questo nostro museo, e questo farà molto piacere ad ognuno (quasi ad ognuno, meglio esser precisi), chi meglio di Silvio, al di là dei suoi meriti, che non sono pochi, ne avrebbe le competenze, la capacità, etc.? Mica sarebbe facile farsi regalare opere (di una certa qualità artistica) per il MACA. Lo dico questo, perché in un interessante articolo che ho letto su questo sito, poco tempo fa, si scrive che via via che le opere si acquisiscono, si aprirebbero le sale, una dopo l'altra. Mettendoci quelle che verrebbero ahiahi scelte... Se tutto va bene, una sala ogni dieci anni. Come minimo. Lo penso veramente. Opere di De Chirico (!) incluse, va da se... Comprendo quanto c'è scritto, in questo post, ma dubito, sinceramente, che tenendo conto di varie cose, le proposte che contiene vadano tutte, a prescindere dalle buone intenzioni dell’Autrice, nella migliore direzione. Tenendo conto della realtà.
È vero che - me lo dico pure io - per rendersi più visibili tanti artisti alla ricerca di visibilità ne darebbero, ne dovrebbero dare molto volentieri al MACA. Che così com'è, diciamoci la verità, e già ben visibile. E chiedo: finora ne hanno dato? Da qui, non posso mica essere al corrente di tutto, incluso la percentuale di generosità artistica. No, al limite, posso giusto sapere quando fu costruito il castello di Acri, questo edificio, ma su tante altre cose, più artistiche...
È vero che un punto ristoro, dove bere un cappuccino... o un litro di vino... non sarebbe male. Com'è vero che più riviste e libri d'arte contemporanea ci sono, e meglio è. A prescindere dal numero di lettori (in generale) che, come dire, ahiahiahi mamma come ci soffrirebbero nel dover girare le pagine (sì, anche con quelle elettroniche, con un dito o due che dovrebbero... ) E quindi, e quindi è pur vero che un prezzo d'entrata, ragionevole, bisognerebbe, anche per queste cose, pagarlo. Mi sembra. Cosa, da noi, particolarmente complicata far pagare pochi euro le visite? Me lo chiedo.
Benissimo per lo spostamento del Grande Salone, proposto sempre nello stesso articolo, dove si riuniscono i consiglieri. E d’altri Uffizi, pubblici. I consiglieri comunali dovrebbero trasferirsi altrove effettivamente. Magari, ritornare nel vecchio municipio, non più a piano terra, ma, questa volta, nel più vasto soffitto. Dato che lì c'era "l'archivio".
Benissimo per l’organizzazione d'incontri artistici etc. Di un certo livello, va da se. Ma Silvio, non dimentichiamolo, ha organizzato tante belle cose finora.
Ora, quello che mi sembra veramente fondamentale, è che le opere di Vigliaturo hanno ed avranno bisogno, fortunatamente per “tutti” noi, di spazio. Fosse per me, glielo raddoppierei e subito.  Si tratta di un Mondo... nel suo caso. A meno che si creda, ingenuamente, o ideologicamente, o le due, che tutto si vale. A buon intenditor.
Non tutto il palazzo, beninteso. Ma, destinargli solamente quel terzo piano non mi sembra una buona idea. Teniamo presente che senza le suesplendide opere il museo chiuderebbe. Non ci piove e nemmeno il mese di marzo.
In breve, le opere di Silvio Vigliaturo dovranno rimanere centrali. Come pure la sua responsabilità.
Dico queste cose, per me assai ovvie. Derivano dall'esperienza. Oddio, tra mezzo secolo, come minimo, Acri forse cambierà. Lo spero di vero cuore. Nel senso che tanti suoi abitanti saranno pure artisticamente “cambiati”. E questo, anche grazie a quanto Silvio sta facendo.
Non vorrei metterlo in imbarazzo con queste mie constatazioni. Lo penso e quindi lo scrivo, voilà tout. Per il momento, non credo proprio che ad aver cambiato certi "riflessi condizionati" ce ne siano tanti, purtroppo. Penso, allora, fra l’altro, alla lotta contro certo Intataratismo, movimento antirinascimentale, com’è noto. Lotta, oh quanto utile ma che è, tutto sommato, giusto agli inizi?

P.S. Non dimentichiamoci che Acri, grazie agli Intatarati (dovrebbero fondare un’Accademia secondo me, senza più esitare), parlo dei maggiori rappresentanti di questo nostro Grande Movimento Statico, molto antico (il Padula già ne trattava), non ha nemmeno una biblioteca degna di questo nome. Ancora oggi! Certo, qui non posso non ricordare (sarebbe ingiusto) che Elio Coschignano (il nostro sindaco che ha messo un bel sole davanti al portone del vecchio municipio) ha voluto che nel teatro ci fosse una mediateca.


PUBBLICATO 19/05/2014





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