Accolgo con piacere l’invito dell’Assessorato alla Cultura della città di Acri a presentare un’idea per lo sviluppo culturale della città.
Ecco dunque la mia idea per il nuovo MACA:
Le opere di Silvio Vigliaturo verrebbero collocate interamente nel piano mansardato dando vita alla “Donazione Silvio Vigliaturo”, con esclusione della sala dove sono presenti il video-proiettore e le sedute, spazio che continuerebbe ad essere utilizzato per la proiezione di video, incontri, etc.
Al piano terra si organizzerebbero mostre temporanee, personali, bi-personali o collettive. Per quanto riguarda i piani superiori si potrebbe redigere una sorta di bando mediante cui invitare artisti calabresi e dell’intero territorio nazionale e internazionale a donare una o più opere per la costruzione di una vera collezione museale.
Naturalmente bisognerebbe fare una selezione, poiché non si può accogliere tutto a prescindere dalla qualità. Chiunque sarebbe felice di donare un lavoro ad un museo che potrebbe avere da qui in avanti una reale visibilità. Agli artisti che verranno chiamati ad esporre o che faranno domanda per disporre della sala al piano terra (previa valutazione) si chiederà di lasciare un’opera che andrà dunque ad accrescere il resto della collezione.
Il secondo piano rimarrebbe al museo fino al salone; il portone in cima alle scale, da cui finalmente si potrebbe accedere, senza dover passare per forza dai bagni, tornerebbe ad introdurre al cosiddetto salone del Consiglio (che secondo me potrebbe collocarsi altrove) ma con il suo utilizzo e la sua capienza di un tempo.
Il Bookshop manterrebbe parte dell’oggettistica di Vigliaturo, essendo presente nel museo. Verrebbe, però, ad essere incentivato dalla presenza di numerosi altri testi e cataloghi di arte contemporanea. Auspicabile la presenza di un punto ristoro così come avviene nella maggior parte dei musei nazionali.
Nell’ambito delle esposizioni temporanee, e al di fuori di esse, si potrebbero organizzare incontri con gli artisti, letture, workshop, seminari e un’infinità di altre cose, permettendo così un reale e fattivo afflusso di pubblico spalmato nell’intero anno.
Da valutare positivamente anche un biglietto di ingresso seppure soltanto di pochi euro.
L’apertura del museo verrebbe, inizialmente, effettuata di sala in sala in base al numero delle opere acquisite. L’ufficio stampa dovrebbe essere ad Acri , le pubblicazioni, disponibilità economica permettendo, verrebbero stampate sul territorio.
Per l’accoglimento di artisti e pubblico, si potrebbero stringere delle convenzioni fra il MACA/Comune di Acri e i ristoranti e le strutture ricettive presenti sul territorio, in modo da far girare l’economia e creare un indotto. Utile sarebbe la creazione di una rete museale regionale, una vera e propria cartina geografica dei musei , al fine di guidare al meglio il pubblico in transito nella regione.