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Comune. Rendiconto. La minoranza: “immobilismo, sacrifici e diminuzione di servizi.” Il sindaco Tenuta: “i bilanci passati erano falsati ma siamo sulla buona strada per il risanamento"

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Dalle 17,30 alle 3 e mezza di notte, tanto è durata l’ultima seduta del consiglio comunale. I tempi lunghi erano ampiamente previsti, visto che si parlava di rendiconto.
Ma allora perché non anticipare l’orario in modo da facilitare il compito dei consiglieri e coinvolgere ancora di più i cittadini? Anche perché il sindaco Tenuta, nel suo programma elettorale, ha più volte detto che il leit motiv della sua amministrazione sarebbe stata partecipazione, trasparenza e democrazia.
Come accade spesso in questi casi, la discussione è stata animata e polemica. Da una parte la maggioranza che difende il proprio operato portato avanti tra mille difficoltà e con l’ente in dissesto finanziario, dall’altra l’opposizione (per la verità molto carente in numeri e qualità) che ha accusato l’amministrazione Tenuta di immobilismo.
E’ trascorso un anno dall’insediamento  -  hanno detto i consiglieri dell’Udc – e i problemi sono aumentati. Viviamo tra sacrifici, rigore, mancanza di investimenti e diminuzione di servizi, in questo modo anche un bambino potrebbe guidare il Comune. In ogni settore vi sono ritardi enormi, la città si sta svuotando, vi sono palesi criticità e soffre oltre modo la mancanza di molti servizi, occorre una svolta.” E sui bilanci passati dicono: “tutto è stato fatto in regola, nessuna falsità, occorre leggere bene i numeri.
Pino Capalbo (Pd) aggiunge: “il sindaco mente quando afferma che all’atto della sua candidatura non conosceva le condizioni economiche dell’ente. Nelle sue linee programmatiche, invece, lo ha scritto a chiare lettere ed ora non può tirare in ballo il dissesto finanziario per nascondere il fallimento amministrativo.” Poi aggiunge: “ha il diritto ed il dovere di governare ma l’immobilismo è sotto gli occhi di tutti.”
La maggioranza, con qualche distinguo, difende la giunta e definisce in passati amministratori “politici di basso livello” mentre Tenuta ribadisce cose già note e polemizza con il suo ex partito, l’Udc: “è stato un errore non attivare la procedura di pre dissesto mentre i bilanci degli anni passati sono stati artefatti. In pochi mesi abbiamo diminuito le spese, rispettato il patto di stabilità e pagato un milione di debiti fuori bilancio. La strada è ancora lunga ma possiamo risanare le casse.
Poi svela un particolare: “non tutti sanno che a causa della morosità, siamo costretti a pagare con il 30% in più l’energia elettrica ma stiamo cercando una soluzione.”
Nel corso dell’assise sono intervenuti anche gli assessori che hanno parlato dei risultati raggiunti nei rispettivi ambiti di competenza.    


PUBBLICATO 29/04/2014





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