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Rispettiamo il passato

Foto © Acri In Rete
Giuseppe Pasqua - Jimmy Rosa
Al momento Acri è una città con diversi problemi di molteplice natura, ma in questo articolo vogliamo soffermarci sulla querelle riguardante la revoca della cittadinanza onoraria di Benito Mussolini.
Negli ultimi giorni è stata intrapresa una raccolta firme per sollecitare la revoca appunto, della suddetta cittadinanza, ovviamente l’iniziativa ha riscosso un discreto successo, ma come in tutte le cose c’è anche chi è in disaccordo con questa iniziativa e permetteteci di esprimere il nostro.
Questo articolo non vuole essere un’apologia del fascismo, ma vuole dare voce a tutti coloro che magari non se la sentono, per una varietà di motivi, di esprimere il loro disaccordo; tutti sappiamo chi era Benito Mussolini e cos'ha fatto, che cosa non ha fatto e che cosa avrebbe dovuto fare, a scuola ce l’hanno insegnato sin da quando eravamo bambini, ma sono inutili colpi di spugna per cancellare il passato, soprattutto se le tracce evidenti di questo passato sono ancora con noi e tra di noi.
Se questa iniziativa arrivasse a compimento, il maldestro tentativo di accontentare qualche studente troppo idealista per guardare in faccia la realtà, spazzerebbe via “volenti o nolenti” una parte della storia di questa città. Bisogna avere rispetto per il passato e per chi ha combattuto per i propri ideali ed è morto per gli stessi, che sia proveniente da correnti di destra o di sinistra è poco importante. E’ giusto ricordare che ad Acri non ci sono stati soltanto partigiani ma anche giovani soldati che credevano nella causa fascista e sono morti per essa, è troppo facile dopo tanto tempo prendersela con i vinti, è troppo facile starsene seduti a giudicare quello che è giusto o sbagliato dal divano di casa con la sicurezza di non dover imbracciare le armi per difendere i propri ideali e la libertà di uno Stato di essere stato nazionale.
Togliere la cittadinanza onoraria acrese a Benito Mussolini sarebbe un atto di pochissima onestà intellettuale, forse le persone che oggi si fanno promotori di tutto ciò, circa 90 anni fa avrebbero pensato diversamente, magari per un loro tornaconto personale; chiediamo a gran voce a nome di tutti coloro che non sono d’accordo con questa iniziativa, un po’ di buon senso affinchè il passato possa conservare il rispetto che merita.


PUBBLICATO 28/04/2014





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