Noi (ci) differenziamo. No alla privatizzazione
Giovani Democratici - Acri
Dostoevskij scriveva ne “L’Idiota”: “La bellezza salverà il mondo”. Ma se non riusciremo a salvare la bellezza come potremo salvare il mondo?- E’ con questa frase che terminava, sabato 12 Aprile, la manifestazione organizzata dai cittadini e promossa da partiti come PD, GD e SEL e associazioni come CNA ACRI, DAFNE, CONFCOMMERCIO, UNSIC ACRI contro la privatizzazione dei rifiuti, proposta dall’amministrazione comunale come soluzione al problema.
La manifestazione è stata particolarmente sentita dai giovani di Acri, che ancora una volta hanno dimostrato l’interesse per i problemi sociali e civili che riguardano il nostro territorio ed in particolar modo la nostra città. Gran parte della cittadinanza, coscienziosa del problema e delle gravi conseguenze che riguarderebbero il nostro territorio e consapevole dell’importanza dei servizi pubblici, ha deciso di organizzare una manifestazione per mostrare la propria disapprovazione. “Vogliamo riappropriarci del nostro diritto alla gestione pubblica dei servizi essenziali alla comunità”, si enunciava nel corso della manifestazione; il coro dei presenti recitava:” Contro i privati manifestiamo, la differenziata noi vogliamo”. La proposta, appunto, avanzata dai cittadini è quella di una raccolta differenziata spinta porta a porta con l’immediata bonifica della spazzatura accumulata. Rigettiamo totalmente la politica regionale messa in atto dalla Giunta Scopelliti, milioni di euro per potenziare le discariche (private?), impianti ed inceneritori dei rifiuti; il consiglio approva, addirittura, anche l’uso di impianti ancora non autorizzati ma che lo saranno a fine anno. La differenziata è l’unica possibilità che abbiamo affinchè il rifiuto si trasformi in opportunità occupazionale e in risorsa finanziaria per il comune. Noi Giovani Democratici vogliamo che il messaggio veicolato nella manifestazione non sia solo stato avvertito nella mattinata di sabato, vogliamo bensì sensibilizzare la cittadinanza di modo che le orecchie meno disposte all’ascolto e il volere impellente della raccolta immediata dei rifiuti, non sovrasti l’importanza del servizio pubblico. La politica, ormai abituata ad affrontare i problemi solo nell’emergenza, non riesce a trascendere dal proprio metro e guardare oltre le soluzioni immediate che potrebbero provocare ripercussioni negative nel futuro. Per noi la privatizzazione è una risposta sbagliata e costituisce un ostacolo a quel tipo di politica chiara e limpida in cui noi crediamo e per la cui affermazione stiamo lottando duramente. Incentiviamo un “modus politicandi” dalle larghe vedute, che coinvolga pubblicamente tutto il volere della cittadinanza e che non rinunci a quei capisaldi su cui poggia il concetto stesso di DEMOCRAZIA. Come si può restare indifferenti rispetto a un modo di amministrare che non dà la giusta importanza al concetto di Bene Comune? Quanto grave deve diventare il problema dei rifiuti prima che tutta la popolazione avverta la necessità di farsi sentire e di opporsi ad una modalità decisionale antidemocratica? La presenza massiccia dei giovani alla manifestazione di sabato deve rappresentare un monito anche contro la rassegnazione del mondo degli adulti, ormai troppo silenzioso di fronte al degrado in cui versa la città. Il mondo giovanile, ancora una volta, anticipa quelle che dovrebbero essere le reazioni di una società fin troppo passiva, si batte contro la rassegnazione e il torpore che ci circonda, e vuole mandare un messaggio a tutta la città: l’indignazione contro il degrado ambientale deve diventare proposta per soluzioni alternative all’esternalizzazione del servizio e deve far capire soprattutto quale sia la giusta strada da intraprendere per lo smaltimento degli stessi. Mobilitarsi vuol dire fare sentire la propria voce. Fare sentire la propria voce , significa partecipare. Un grande cantautore G. Gaber recitava: “Libertà è partecipazione” |
PUBBLICATO 14/04/2014
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