Nonostante la disponibilità al dialogo, il Comune di Acri ancora una volta, sulla questione Pietramorella non prende in considerazione le giuste istanze dei cittadini.
Nel corso della riunione svoltasi l’autunno scorso, tra l’assemblea del Comitato “Terre di Pietramorella” e l’attuale amministrazione comunale di Acri, si conviene di aggiornare l’incontro all’esito delle valutazioni degli organi competenti sulla situazione finanziaria dell’ente comunale.
Deciso lo stato dissesto finanziario dell’ente (la cui deliberazione risulta allo stato impugnata) i servizi competenti hanno modificato il regolamento e pubblicato un avviso con il quale si rende nota la volontà da parte degli organi comunali di trasferire i beni civici nel godimento individuale ad un prezzo omologato in egual misura per tutti gli usuari, eventualmente rateizzato.
Il Comitato già nella riunione dell’autunno scorso fece presente agli organi comunali che l’omologazione del prezzo, in considerazione della differente natura dei singoli beni e degli investimenti, non sempre trascurabili, che ciascun usuario ha eseguito nel corso degli anni non può essere praticato.
Si rende perciò necessario un incontro del Comitato rappresentato e difeso dall’Avv. Prof. Enrico Caterini con l’attuale amministrazione comunale di Acri, al fine di rendere giusta e praticabili le affrancazioni, sia nell’interesse delle casse comunali che dei singoli utenti.