COMUNICATO STAMPA Letto 3837  |    Stampa articolo

L’oro dei cassonetti

Foto © Acri In Rete
Movimente 5 Stelle - Acri
Il gruppo di esperti incaricato dal ministero dell’ambiente e da quello dell’economia per monitorare il sistema rifiuti in Italia, ha bocciato la Regione Calabria. I motivi: primo, in Calabria si continua a conferire in discarica i rifiuti “tal quale” senza prevedere la differenzazione ed il pre trattamento degli stessi contravvenendo alle direttive europee in merito; secondo, il sistema Calabria, completamente affidato ai privati, risulta essere molto oneroso per la regione e per le casse pubbliche. In Calabria è dimostrato come l’affidamento dei rifiuti ai privati abbia provocato un aumento delle quantità di immondizia prodotta e, di conseguenza, un aumento dei costi per le amministrazioni pubbliche in favore dei privati. Molti comuni in Italia stanno usando quello che è diventato, ormai, “l’oro dei cassonetti” per fare cassa, creare opportunità di lavoro e tenere pulite le città rispettando l’ambiente e la salute dei cittadini. Ad Acri cosa fa invece il Comune? Affida ai privati della gestione dei rifiuti.
Un capitolato d’appalto, approvato in Consiglio, in base al quale il comune spenderà, in totale, circa due milioni di euro per affidare la gestione della raccolta differenziata ad un privato. Quanto diventeranno, domani, quei due milioni di euro
? A quanto ammonteranno quelle 7.320 tonnellate di rifiuti attualmente prodotti nel nostro comune? La gestione privata della spazzatura in Calabria ha dimostrato che, per aumentare gli introiti, le aziende private fanno in modo che aumentino le quantità di rifiuti.
In Calabria la quantità procapite di rifiuti prodotti ammonta a 575 kg, ben più alta della media nazionale (539 kg) (fonte dati: “Corriere della Calabria”). I due milioni di euro necessari per affidare ai privati la spazzatura andranno a gravare sulle tasche dei cittadini già dissanguati dall’aumento sproporzionato di tutte le tariffe comunali dovuto al dissesto finanziario dell’ente. Quegli stessi soldi potrebbero invece essere investiti per consentire ai cittadini di poter risparmiare sulle tariffe.
Se il comune considerasse i rifiuti non un problema ma una risorsa, si potrebbe fare in modo, attraverso la gestione pubblica, non solo di far risparmiare ai cittadini due milioni ma di poterne far entrare, nelle casse comunali, anche di più. Il tutto creando un sistema di raccolta differenziata porta a porta, pre trattamento dei rifiuti e vendita della parte riutilizzabile alle aziende specializzate. Solo per il cartone, secondo quanto riferitoci tempo fa da un esponente dell’amministrazione, il comune potrebbe incassare 150 euro a tonnellata, se a questo si aggiungessero gli altri rifiuti riciclabili (carta, plastica, vetro ecc) si potrebbero rimediare risorse consistenti per il comune, che consentirebbero di creare nuovi posti di lavoro sia per la raccolta che per il trattamento dei rifiuti e di ridurre le tariffe.
Ci piacerebbe che il Sindaco, la Giunta ed i Consiglieri comunali (specie quelli di maggioranza) considerassero queste considerazioni come un appello a ripensare alla gestione dei rifiuti come un’opportunità di sviluppo per il nostro paese.
Che facciano un passo indietro e riprendano, seriamente, la strada che avevano provato a percorrere in passato. Una strada che porterebbe ricchezza al pubblico invece che ai soliti privati che del bene pubblico poco sono interessati.
Ci proponiamo, inoltre, per una collaborazione seria e costruttiva con l’Amministrazione, affinché tutto si possa realizzare nel più breve tempo possibile e senza l’impiego di somme eccessive.
A breve consegneremo, all’amministrazione, il nostro progetto per il trattamento dei rifiuti.

PUBBLICATO 21/03/2014





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