Un politico che viene eletto dai cittadini in una qualsiasi istituzione, sai essa locale, nazionale o comunitaria, riceve dagli elettori un incarico a rappresentarli all’interno delle istituzioni stesse. Visto poi che sono i cittadini a pagare i cospicui stipendi degli eletti, il politico diventa, in pratica, loro dipendente.
Come dipendente dei cittadini, l’eletto deve garantire, a questi, innanzitutto la presenza sul posto di lavoro e, cosa ancora più importante gli interessi, nel suo operato, di coloro che rappresenta.
Un politico italiano che viene eletto nel Parlamento europeo deve garantire, all’interno del Parlamento stesso, gli interessi degli italiani. Degli italiani in generale non solo dei suoi elettori o, peggio ancora, dei suoi concittadini.
Qualche giorno fa è stato pubblicato un articolo, su acrinrete.info, nel quale parlando delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo del prossimo maggio, l’autore portava a conoscenza degli acresi il rischio di vedersi privati del privilegio di poter eleggere, tra gli Europarlamentari, un loro concittadino.
Sembrerebbe, infatti, che il Sen. Trematerra potrebbe, sempre secondo lo stesso articolo, rinunciare alla sua candidatura. Il nostro paese potrebbe diventare, quindi, un semplice serbatoio di voti per esponenti politici provenienti da altre Provincie o addirittura da altre Regioni. Ma chi è l’Eurodeputato Gino Trematerra? Sul sito del parlamento Europeo, nella sezione deputati (quì) è raccolta tutta la sua attività di Europarlamentare.
Entrato nel Parlamento nel Dicembre 2011, a seguito dell’ incremento del numero dei rappresentanti italiani (da 72 a 73), ha subito raggiunto il primato, fra i nostri deputati, calcolato in base alle presenze alle votazioni, come maggior assenteista, con il 38,58 % delle presenze (vedi).
Molto interessante, per noi acresi e più in generali per noi Italiani, è stata anche la sua attività in questi quasi due anni e mezzo al Parlamento Europeo.
Ha registrato infatti ben 8 interrogazioni parlamentari e 5 interventi in seduta. Nessuno di questi che interessasse realmente il nostro comune, la nostra provincia o la nostra regione. Leggendo i suoi interventi (quì), il cittadino acrese si può rendere conto di come sarebbe stato lo stesso, per lui, votare un candidato che provenisse dalla Puglia, dalla Lombardia o addirittura dalla Slovenia o dall’Austria.
Nei suoi interventi in parlamento, un cittadino italiano, non solo acrese, si aspetterebbe di trovare qualcosa che riguardi i problemi dell’Italia …  le alluvioni in Sardegna, il Terremoto in Emilia o nel Pollino ecc. invece le sue interrogazioni ed i suoi interventi riguardano le alluvioni in Slovenia, Austria e Croazia, la progettazione e la costruzione della tangente nord ad alta velocità di Sofia ecc.
Mi chiedo, leggendo le attività del nostro Europarlamentare, meglio votare per un nostro concittadino che si occupi della Slovenia o votare un candidato, magari venuto come Papa Francesco dalla “fine del mondo” che poi, però, sia presente nel parlamento e faccia i nostri interessi???