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“Un’altra Acri e’ possibile.” Certo, ogni terra ed ogni epoca ha la sua peste e i suoi untori

Foto © Acri In Rete
Roberto Saporito
Non me ne voglia il sindaco dott. Nicola Tenuta, persona per bene e capace, se utilizzo questo suo slogan, risultato poi vincente, della campagna elettorale 2013. A fine mandato i cittadini, attraverso il voto, giudicheranno se Tenuta avrà fatto bene o male. Questi primi dieci mesi di governo sono stati caratterizzati, però, da sole criticità e accanimenti personali. Non un atto di una certa importanza per la città, non un progetto in nessun settore. Solo ritardi e annunci.
Si aspetta ancora la programmazione nel settore della cultura, dei lavori pubblici, del turismo, dell'ambiente, della sanità ecc. ecc..
Certo, il dissesto finanziario ha tarpato le ali, se mai le abbia avute, a questa amministrazione, e, quindi, occorre darle ancora tempo e fiducia. Questi primi dieci mesi di governo ci hanno regalato, però, nuovi personaggi prima di ora conosciuti solo per vicende poco pulite, ma note a tutti, svolte nelle loro attività private. Vi sono assessori che dimenticano (ahi noi) di essere amministratori e, quindi, personaggi pubblici, e quindi, oggetto di possibili critiche sul piano amministrativo e politico (ma mai sul piano personale). Vi sono assessori che non avendo oramai tesi credibili, continuano ad insultare, minacciare, denigrare, screditare.
In realtà lo fanno sin dal loro insediamento, basti ricordare gli attacchi al preside Murano, al maestro Vigliaturo, all'europarlamentare Trematerra, al presidente della Fondazione Padula, Cristofaro.
Probabilmente è una loro strategia, attaccare per non essere attaccati. Insultare per creare confusione, distrarre i cittadini, quegli ingenui, spostare l'argomento sul personale per nascondere il loro fallimento amministrativo. Lo fanno in modo furbo e vile per non entrare nel merito delle questioni. Alla Berlusconi, insomma. Vedremo se alla fine ciò li ripagherà.
Sono quegli assessori che hanno la coscienza, ma forse anche la pelle visto che sostengono di attirare insetti vari, sporca e puzzolente come il letame, lo sanno pure loro stessi, ma lo sanno tutti, anche le pietre e i muri di molti uffici, perché in città conosciamo vita e miracoli di tutti o quasi. Hanno una reputazione al di sotto dello zero e la stima nei loro confronti è scarsissima. Sono quegli assessori che sin dall'insediamento hanno intrapreso la strada dell'insulto senza motivo, ma a prescindere, frutto di frustrazioni ed invidia.
Sono quegli assessori che si ergono spesso e volentieri, con molta autorevolezza, arroganza, presunzione e senza ritegno a politologo, geologo, giornalista, scrittore, poeta, biologo, editorialista, avvocato, esperto di finanza pubblica, commercialista, architetto, ingegnere, geometra, urbanista, ambientalista, docente, giudice, p.m., moralista (?!?!?!), ecc. ecc. Lo fanno auto-incensandosi sebbene, ci risulta, (ma può darsi che ci sfugge) non hanno mai ricoperto cariche politiche ed amministrative regionali, nazionali ed internazionali.
Sono degli assessoricchi, insomma, che alla fine del loro mandato ritorneranno nell'oblio in cui erano posizionati dieci mesi fa. Sono quegli assessori che non difendono la libertà di stampa, ovvero l'articolo 21 della Costituzione, ma anzi si ergono a difensori di chi la vorrebbe uccidere. Del resto il loro metodo di rastrellamento e gestione dei voti è simile a chi in questi giorni ha tentato di chiudere la bocca ad un giornale regionale. E' una questione culturale, un pezzo di carta non può certo modificare il comportamento di un individuo, soprattutto se questi ha sempre vissuto tra soprusi e favoritismi. Se un individuo è un primitivo, troglodita, rozzo, lo rimarrà anche dopo aver discusso una tesi di laurea.
Ci sono assessori, inoltre, che calpestano la cosiddetta "parità di genere."
In che modo? Fanno candidare un loro stretto familiare, gli fanno prendere un bel po' di voti, poi lo fanno dimettere. Il tutto all'insaputa del candidato stesso. A proposito, a distanza di dieci mesi né i cittadini, né l'intero consiglio comunale e nemmeno gli oltre trecento elettori, hanno saputo i motivi delle dimissioni. Altro che etica, correttezza, e trasparenza.
Io spero di poter continuare ad esternare le mie idee e da cronista (non giornalista) raccontare i fatti senza andare sul personale.
Lo faccio da 15 anni durante i quali ho ricevuto molte gratificazioni e molti attestati, (non ho mai preso una querela per diffamazione), lo faccio per pochi euro al mese (ogni tanto è anche importante fare volontariato e non essere ingordi) ma con relativi contributi versatimi. Spero di arrivare alla "pensione di giornalista-pubblicista" sano e salvo, in caso contrario, ovvero, in caso di eventuali determinate patologie mediche, saprò a chi rivolgermi per riscuotere quanto da me dovuto. A costo di elargire una lauta ricompensa.
I cittadini non sono degli sprovveduti e dopo dieci mesi si sono fatti già un'idea ma non vorrei che "l'altra Acri" che sogna Nicola Tenuta sarà ricordata solo per il diffondersi degli untori della peste! Intanto, martedì prossimo, nel corso del consiglio comunale, sarà conferita la cittadinanza onoraria al dott. on. prof. Salvatore Ferraro "per il suo costante e lungo impegno a favore della comunità acrese tutta e per i corposi finanziamenti che è riuscito a portare ad Acri favorendo, di fatto, sviluppo e crescita" mentre il 1° aprile presso l'Unical gli sarà conferita la Laurea Honoris Causa "per i brillanti risultati ottenuti nel suo settore, per le molte pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali di grande valenza storica, scientifica e letteraria (non solo in lingua italiana ma anche in tedesco, francese, spagnolo ed inglese)", per i numerosi scritti e libri che lascerà ai posteri e tra 100 anni gli intitoleranno anche un vicolo... cieco.

PUBBLICATO 16/03/2014





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