Sulla questione dei licenziamenti degli addetti alle pulizie nelle scuole, ieri, con una nota, è intervenuta l’amministrazione comunale.
“Nei prossimi giorni – vi si legge – si deciderà della sorte di diversi lavoratori Lsu, circa 1300 in Calabria, che da anni prestano servizio nella pulizie delle scuole”.
Il rischio di licenziamento di questi operai “avviene nello scarso interesse di chi di competenza, che, anche in questo caso, non si è prodigato a sufficienza per ovviare preventivamente al problema. Il 28 febbraio scadono, infatti, i contratti lavorativi e le ditte di pulizie che hanno alle dipendenze questi operai, stante l’inerzia del Governo, hanno già notificato agli interessati il licenziamento”.
Il sindaco Nicola Tenuta “è molto preoccupato per la sorte di questi lavoratori che svolgono un’attività encomiabile nelle numerose scuole sparse in tutto il territorio, circa 50 operai. I problemi derivanti da questo provvedimento non sono di poco conto, a risentirne saranno non solo le condizioni igienico – sanitarie degli istituti in cui questi operai lavorano da molto tempo, ma, soprattutto, le tasche di quelle famiglie che basano la propria economia su questo stipendio, anche se con molte difficoltà, visto che si tratta di una cifra irrisoria: soli 800 euro al mese”.
Tutto ciò “contribuisce ad aggravare le condizioni della nostra economia, già di per sé precaria, in un periodo storico in cui non si vedono segnali positivi, in cui non solo non si creano nuovi posti di lavoro, ma si distruggono quelli esistenti”.
L’amministrazione comunale, “oltre a esprimere la propria vicinanza e massima solidarietà a queste famiglie in difficoltà, si impegna politicamente a perorare questa causa nelle sedi opportune. E’ necessario che i diversi sindaci della nostra regione si uniscano chiedendo un incontro presso l’assessorato regionale al Lavoro per tutelare il diritto al lavoro dei propri cittadini”.